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Piazza Affari ingrana la marcia

I fuochi d’artificio sull’indice Ftse Mib, tanto attesi, sono alla fine arrivati. E, come spesso accade con i giochi pirotecnici, l’esibizione è partita in “ritardo” provocando l’effetto massimo. Un po’ di suspence, del resto, non guasta mai.

Non stupisce dunque che dopo 25 settimane di attesa, non appena si è usciti dalla fase laterale di accumulazione (compresa fra 17.000 e 16.200 punti) sia partita l’accelerazione.

E non stupisce neanche l’intensità della salita, in termini di velocità, poiché se è vero che si tratta solo di un rimbalzo, sappiamo che caratteristica tipica di tali conformazione è proprio quella di presentarsi più rapida rispetto a un rialzo vero e proprio (trattandosi perciò non di un movimento principale, ma secondario come appunto è il rimbalzo).

Come si vede da Figura 1, la candela (ancora da finire) della settimana corrente è già ora più estesa rispetto a quella in assoluto più ampia del movimento principale ribassista:

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Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.

Ciò che stupisce è come il piccolo risparmiatore rimanga invariabilmente “spiazzato” di fronte a qualcosa che avviene sempre allo stesso modo. E’ come se andasse sempre a dormire prima che i fuochi inizino. Cosa possiamo attenderci per il futuro?

Lo schema del rimbalzo ha la caratteristica di sorprendere (come esempio, vedi Figura 2) arrivando a convincere chi non ha comprato nella fase laterale 17.000 – 16.200 (o a comprato ma poi venduto troppo presto) a presentarsi sul mercato quando è troppo tardi, rimanendo con il classico cerino acceso tra le dita.

Figura 2. Future FtseMib40 – grafico settimanale con analisi onde di Elliott.

Dal momento che siamo personalmente in posizione, sarebbe un conflitto di interessi indicare un obiettivo finale (e anche non professionale) ma possiamo tranquillamente citare i livelli di resistenza: 18.500, già raggiunto, 19.300 e 20.400-20.600.

In fase importante di mercato è anche IREN (Londra: 0MUN.L - notizie) . L’utility, dopo essere stata sui supporti, potrebbe nuovamente volgere al bello se superasse, in chiusura settimanale, la sua resistenza statica posta a 1,471 euro. Un LONG in tale eventualità avrebbe come target la linea dei massimi, ovvero area 1,619. Uno stop-loss adeguato sarebbe 1,347 (Figura 3).

Figura 3. IREN – grafico settimanale.

E’ invece relativamente distante rispetto alle sue resistenze dinamiche IGD e, qualora non le superasse ma vi rimbalzasse soltanto potrebbe essere destinata a riprendere il suo trend ribassista (Figura 4).

Figura 4. IGD – grafico settimanale.

E’ tuttavia un po’ presto per dare un segnale SHORT: occorre prima verificare la circostanza accennata (eventuale mancato superamento della resistenza) e, successivamente il relativi livelli di stop-loss e di obiettivo. Tutto rimandato al futuro.

Autore: Fabio Pioli Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online