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Piazza Affari: ancora lontana un'inversione. I titoli da tradare

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib ha chiuso la settimana con un bilancio negativo, riuscendo però a riportarsi al di sopra dei 16.000 punti. Si aspetta ulteriori progressi nel breve dopo il rally di venerdì scorso?

Piazza Affari, grazie alla seduta di venerdì, conferma il rimbalzo in corso sulla tenuta del doppio minimo, chiudendo sopra la prima resistenza giornaliera con la possibilità di ulteriori rialzi, seppure la strada per una vera inversione sia ancora distante.

Sulla tenuta della media a 12 periodi daily a 15960 punti,infatti, abbiamo quella a 24 periodi a 16545 sopra cui spazio per 17220 e l’area di resistenza settimanale tra 17370-17620 circa, con eventuale estensione a 18mila.

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Viceversa sotto 15960 spazio per i supporti sottostanti tra 15580 e 15290 punti, con approfondimento verso 15150 e i minimi dell’anno poco sopra i 15mila.

Tra i bancari prima del week-end Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Banco Popolare hanno messo a segno un poderoso rally a due cifre. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha effettuato anch’essa, come la stragrande maggioranza delle sorelle bancarie, una discesa libera che poi si è tramutata in slavina, sino alla valanga sul minimo relativo a 2.30 di luglio 2012. Sulla tenuta di tale livello ha effettuato una forte inversione rialzista, con doppio massimo decrescente a 8.86-8.645 euro, nuova profonda discesa con recente tenuta di 2.50 euro e attuale tentativo di rimbalzo tecnico verso i 3 euro. Entrare con una quota sopra 3.02 euro, da accumulare a 2.80 e 2.66 con stop sotto 2.50 euro e profitto a 3.40-3.55 euro.

Banco Popolare come i suoi colleghi bancari si può considerare un titolo da bollino rosso, visto che aveva sprofondato di oltre il 90% negli ultimi anni, con forti potenzialità di ripresa abbinate ad altrettanto rischio. Tra il 2011 e il 2012 sulla tenuta dei 4.40 euro, ha effettuato infatti un forte recupero, con doppio massimo relativo da manuale poco sopra i 12 euro, recente nuovo crollo da vendite a 1.756 e attuale rimbalzo tecnico a 2.166 euro, in attesa di sviluppi. Comprare una quota sopra 2.195 euro, da accumulare a 1.92 euro, con stop sotto 1.75 euro e profit a 2.40-2.60 euro.

Fca si è riportato di slancio al di sopra dei 5,5 euro, mentre Exor ha recuperato in direzione dei 32,5 euro. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?

Fiat Chrysler Automobiles dopo aver rotto al rialzo un lungo movimento laterale che ha fatto la fortuna degli abili operatori di trading ha effettuato un balzo quasi al raddoppio, sulla scia di favorevoli notizie e novità societarie, con impennata praticamente verticale, seguita dall’attuale fase laterale ribassista. Infatti sopra la parte alta a 5-5.25 ha raddoppiato sul massimo precedente di 10.454 con accelerazione poco sopra i 16 euro, recente crollo con doppio minimo intorno ai 5 euro e attuale rimbalzo a 5.53 circa. Entrare sopra 5.55 e 5.80 con una piccola quota da accumulare a 5.25 euro, con stop sotto 5 euro e profit a 6.40-6.70 euro.

Exor negli ultimi anni aveva sviluppato un chiaro movimento rialzista da manuale dell’analisi tecnica secondo la teoria di Dow, caratterizzato infatti da massimi e minimi crescenti, seguito dall’attuale forte discesa. Dopo l’esplosione rialzista sul massimo storico a 47.18 di agosto 2015 ha infatti intrapreso la recente fase ribassista poco sopra i 23 euro, con l’attuale rimbalzo tra 30 e 34-32 circa. Comprare una piccola quota sopra 32.70 euro, da accumulare a 32.10-31.60 con stop sotto 30 euro e profitto a 37-39 euro.

Come valuta l’impostazione grafica di ENI e Saipem? Quali sono i livelli da seguire per questi due titoli nel breve?

Eni si trovava addirittura da alcuni anni in un ampio e lungo movimento laterale tra 15 e 18.40-19.50 euro circa. A luglio 2014 ha effettuato una falsa rottura della parte superiore formando nuovi massimi relativi in zona 20.40 euro, con recente nuovo forte ribasso che finge la rottura dei minimi del 2009 e 2011 sotto 11.80 a 10.93 con attuale inversione rialzista a 14.90-14.50 circa. Entrare sopra 14.55 e 14.95 euro con una quota, accumulo a 14.20-14 e 13.80 euro, stop sotto 12.90 e profit tra 16.25 e 17.50 euro.

Saipem è stata protagonista di un rialzo percentualmente molto redditizio che ha visto il titolo quasi quadruplicare il proprio valore in pochi anni, per poi crollare in maniera tragica, tra notizie societarie molto negative e aumento di capitale con relativa rettifica del prezzo. Dalla mancata rottura dei 5 euro sui massimi del 2012 abbiamo assistito ad un massacro che ha visto solo recentemente il formarsi di una base in area 0.2828-0.30 euro, con attuale fase di rimbalzo tra 0.44 e 0.34 circa. Entrare con una quota sopra 0.3780 e 0.3920 euro, da accumulare a 0.3710 e 0.3640 con stop sotto 0.33 euro e profit tra 0.44 e 0.46 euro.

In caso di ulteriori recuperi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: AZIMUT, GENERALI, STM, UNIPOLSAI.

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