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Piazza Affari la migliore in Europa. Focus sulle Banche Centrali

La giornata odierna si è conclusa sostanzialmente con un nulla di fatto per la piazza azionaria giapponese che ha visto il Nikkei 225 terminare gli scambi in frazionale rialzo dello 0,07%. Gli investitori hanno preferito non assumere nuove posizioni dopo che la Fed ha annunciato, come da attese, un rialzo dei tassi di interesse dello 0,25%.

E’ rimasta ferma invece la Bank of Japan che ha confermato il costo del denaro a -0,1%, lasciando invariato anche il piano di quantitative easing. A sorpresa si è mossa invece la Banca Centrale della Cina che ha alzato una serie di tassi di riferimento a breve termine per la seconda volta da fine gennaio.

Positiva l’intonazione delle Borse europee che da subito si sono posizionate lungo la via dei guadagni sulla scia della buona chiusura di ieri a Wall Street. Il Cac40 e il Ftse100 si apprezzano dello 0,9% e dello 0,94%, preceduti dal Dax30 che sale dell’1,03%.

A spingere in avanti i listini è anche l’esito del voto in Olanda che ha confermato la vittoria del partito pro Ue, facendo così scemare i timori legati ad un’affermazione dei populisti.

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Ieri la Fed ha aumentato il costo del denaro prospettando altri due rialzi quest’anno e ciò è stato accolto con favore dal mercato che temeva invece un atteggiamento più aggressivo dopo i buoni dati macro diffusi di recente.

In tarda mattina è atteso il verdetto della Bank of England che non dovrebbe però riservare sorprese, lasciando invariati i tassi di interesse allo 0,25%.

Prima di questo appuntamento in Europa sarà diffuso il dato finale dell’inflazione che a febbraio dovrebbe mostrare un rialzo dello 0,4%, in linea con la lettura preliminare e in recupero rispetto al calo dello 0,8% precedente.

Molto bene Piazza Affari che mette a segno la migliore performance in Europa, con l’indice Ftse Mib ad un passo dai 20.100 punti, in salita dell’1,61%.

Tra le poche blue chips in controtendenza troviamo Leonardo che arretra dello 0,79%, complici alcune prese di profitto dopo la corsa al rialzo di ieri. Debole Luxottica con un calo dello 0,1%, mentre Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) prova timidamente a risalire la china con un frazionale rialzo dello 0,14% dopo le vendite della vigilia seguite alla diffusione dei conti del 2016.

Acquisti su Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) che mette a segno un incremento del 2,67% dopo che il gruppo ha archiviato lo scorso esercizio con un utile netto in rialzo del 2,5% a 2,08 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con le attese.

Bene (Londra: 0N6T.L - notizie) i bancari con Bper Banca e Banco BPM in rally del 3,34% e del 2,95%, seguiti da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che avanzano del 2,43% e del 2%, mentre Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) si apprezzano dell’1,89% e dell’1,63%.

Da segnalare la buona intonazione di Fca che progredisce di due punti dopo che a febbraio le immatricolazioni di auto in Europa sono salite del 2,1%, ma il gruppo di Marchionne è riuscito a fare decisamente meglio con un incremento dell’8,7%.

Sul fronte macro Usa oggi si conosceranno le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero calare frazionalmente da 243mila a 242mila unità. Per l'indice Filadelfia Fed di marzo si prevede una decisa frenata da 43,3 a 25 punti, mentre i nuovi cantieri edili di febbraio dovrebbero salire da 1,246 a 1,267 milioni di unità e le licenze di costruzioni calare da 1,285 a 1,28 milioni di unità.

In agenda i conti degli ultimi tre mesi di Adobe Systems (Swiss: ADBE.SW - notizie) e di Dollar General che per non deludere le attese dovranno centrare l'obiettivo di un utile per azione pari rispettivamente a 0,87 e a 1,41 dollari.

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