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Piazza Affari offre più occasioni short che long in questa fase

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) .

L'indice Ftse Mib sta provando a riposizionarsi al di sopra di area 16.000. Come valuta i recenti movimenti del mercato e quali sono le sue attese nel breve?

Sembra che qualcosa si stia muovendo a livello di Governo italiano e pare che ci sia un minimo di recepimento delle nostre istanze da parte dell'Europa e come al solito la Germania osteggia, perchè sarebbe la prima a perderci sia in caso di collasso dell'intero sistema europeo, sia nel caso delle singole iniziative quali ad esempio quella sul salvataggio delle banche.

Dal punto di vista grafico purtroppo la struttura di fondo del Ftse Mib non è cambiata, del resto se guardiamo alla scorsa settimana abbiamo avuto un grande rialzo solo venerdì e per il resto ci sono state tutte giornate negative che hanno portato i corsi sotto i precedenti minimi di swing del mese di aprile in area 16.400.
In ottica di medio periodo si può pensare che l'area di prezzo compresa tra i livelli attuali e i 16.400 punti, offra occasioni per riposizionarsi al ribasso su livelli migliori e quindi più alti.

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Al momento, in assenza di grandi scossoni duraturi, la struttura rimane ribassista e solo con ritorni al di sopra dei 17.000 si potrebbe invalidare la figura di continuazione ribassista in essere, ossia il triangolo che si è fermato dai minimi di febbraio ad oggi.

Non mi aspetto grandi rialzi e anche recuperi di qualche centinaio di punti sono solo occasioni per andare short e non li sfrutterei per posizionarmi al rialzo. Solo con un ritorno al di sopra dei 17.000 si avrebbe un cambio di scenario, ma fino a quando ciò non accadrà dobbiamo pensare che il triangolo di cui parlavo prima governa ancora il mercato.
Il target del movimento ribassista in atto è intorno ai 13.000 punti di Ftse Mib, livello di prezzi da cui è partito il grande rialzo dall'estate 2012.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ? Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Per Unicredit dopo una contrazione di volatilità sembra che quest'ultima stia leggermente risalendo e questo come sappiamo non è positivo in ottica rialzista. Da quando il titolo ha abbandonato la soglia psicologica poco sopra i 2 euro, è sceso fino a quota 1,8 euro e se escludiamo la candela di venerdì scorso c'è ben poco da stare allegri.

L'area compresa tra i prezzi attuali e i 2 euro, sembra offrire occasioni per posizionarsi al ribasso su Unicredit. Quando il titolo ha rotto la soglia intorno ai 2,1 euro, dove c'è un potenziale tentativo di rimbalzo, ha creato proprio in quell'area un grosso scoglio in termini di di resistenza.

Intesa Sanpaolo è meglio impostato graficamente e ce ne accorgiamo se confrontiamo i prezzi attuali con quelli del 2012 da cui è partito il grande rialzo. Il titolo infatti quota al di sopra dei minimi di marzo 2013 che troviamo in area 1,1/1,08 euro.
Fra i due bancari in ottica long sarebbe sempre da preferire Intesa Sanpaolo rispetto ad Unicredit proprio per un concetto di forza relativa.

Per quanto riguarda la struttura grafica in sè, Intesa Sanpaolo ha abbandonato il baluardo in area 2,15 euro, rotta ancor prima del voto sulla Brexit. Anche per questo titolo sembra che ogni livello di prezzo più alto rispetto agli attuali sia un'occasione per aprire posizioni short a prezzi più convenienti.

Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) è reduce da un forte scossone, mentre STM si mantiene stabilmente al di sopra dei 5 euro. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Telecom Italia sembra quasi un bancario, nel senso che anche in questo caso avevamo un trend che era in vigore da anni, con una trendline che si poteva tracciare sui minimi e che è stata rotta al ribasso già da inizio 2016.
C'è stato poi un pull-back sulla stessa trendline e un tentativo di tenuta di area 0,8 euro che in qualche modo è naufragato con l'apertura in gap-down seguita al voto sulla Brexit.

Il tentativo di accumulo che pure c'è stato non ha portato alla chiusura del suddetto gap-down e il mercato ha venduto pesantemente l'area di 0,76/0,75 euro dopo averci lavorato per quattro sedute.
Anche per Telecom Italia non si vede luce e i rimbalzi sembrano offrire occasioni per posizionamenti al ribasso.

STM viene dal grande doppio massimo in area 9,5 euro che in qualche modo ha caratterizzato la discesa a partire da marzo 2015 in poi.
Negli ultimi mesi e in particolare da febbraio scorso, il titolo ha tentato di tenere i precedenti minimi e per ora ci è sempre riuscito. Siamo su un'area di potenziale resistenza ora e ricordiamo che da febbraio STM è riuscito solo una volta a fare massimi più alti e ciò è accaduto a fine aprile.

Quella in atto potrebbe essere una figura di accumulazione, ricordando che in analisti tecnica classica i triangoli sono considerati figure di continuazione. Chi osserva quotidianamente i mercati sa che le figure oltre che di continuazione come i triangoli possono anche essere di inversione.

Il trend di STM al momento è short e visto che non vengono generati massimi più alti, l'idea è che il titolo debba essere shortato sui livelli attuali e non acquistato. Un target al ribasso potrebbe essere in area 4,8/4,76 euro che rappresenterebbe la trendline rialzista sui minimi.

Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) oggi si sta mettendo in evidenza a Piazza Affari con un bel rally. Cosa può dirci di questo titolo?

Per quanto riguarda la seduta di oggi e quella di venerdì, per Buzzi Unicem non possiamo fare altro che evidenziare l'ottima performance, con due candele di espansione che hanno riportato molto velocemente i prezzi sui precedenti massimi in area 16,35/16,38 euro.

Se guardiamo la velocità con cui è sceso dai 16,3 ai 15 euro, notiamo che il movimento è stato realizzato in quattro sedute, mentre in salita ne ha impiegate due. Questo potrebbe voler dire che il ritracciamento è finito e Buzzi Unicem è arrivato a coprire quel gap-down che invece è ancora scoperto per altri titoli.

Se analizziamo il grafico di lungo periodo notiamo che il titolo da inizio 2015 sta salendo, andando anche oltre i precedenti massimi di periodo in area 15 euro. Non possiamo quindi certo dire che Buzzi Unicem abbia sofferto più di tanto in relazione agli avvenimenti che hanno condizionato il mercato dall'inizio dello scorso anno.
Sicuramente Buzzi Unicem è uno dei titoli su cui potremmo puntare in ottica difensiva, perchè anche in caso di discesa del mercato, sembra abbastanza forte da limitare i danni.

Molte persone quando vedono un titolo perdere dei livelli importanti, hanno pensato che fosse un'ottima occasione per comprare. Per liberarci da questo tipo di filosofia operativa, dobbiamo sapere che bisogna andare a scegliere i titoli che stanno manifestando un trend ascendente o quelli che hanno perso meno di altri. Sono questi i titoli da preferire a quelli che stanno abbandonando livelli di prezzo importanti.

Per Buzzi Unicem consiglio di avere la solita accorttezza di non entrare sulla forza e quindi di non comprare ora sopra i 16,3 euro perchè dovremmo metterci uno stop poco accettabile sotto i 14,34 euro, ossia i minimi da cui è partito il movimento a fine giugno.
Meglio attendere una debolezza di breve per posizionarci in direzione del trend che al momento rimane long per Buzzi Unicem.

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