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Piazza Affari: le opportunità di trading da cogliere nel breve

Piazza Affari: le opportunità di trading da cogliere nel breve

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Bruno Moltrasio, trader professionista e titolare del sito www.brunomoltrasio.net , al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib sta ulteriormente allungando il passo, raggiungendo il primo livello da lei segnalato nell’ultima intervista a 18.640 punti. A questo punto è lecito attendersi un allungo verso l’altro ostacolo in area 19.300?

Il FtseMib come ipotizzato ha dapprima ritracciato andando a testare il supporto in area 18.000, per poi prodursi in un allungo che è stato in un primo momento respinto della trendline ribassista che avevamo segnalato nell’ultima intervista. Successivamente ritrovata nuova forza l’indice ha rotto al rialzo la trendline e si trova ora a ridosso della stessa.
Visto che i livelli segnalati hanno funzionato molto bene è importante vedere ora nell’immediato se l’indice avrà la forza di prodursi in un ulteriore allungo o se si verificherà un rientro nel canale.

Questa analisi offre una buona opportunità di trading perché al superamento del massimo fatto registrare nella seduta di ieri e prudenzialmente direi sopra 18850 si produrrà un segnale rialzista con target i precedenti massimi di periodo in area 19200 (ricordiamoci che parliamo sempre di punti riferiti all’indice e non al future). Lo stop andrebbe posizionato sulla perdita del minimo della stessa barra che prudenzialmente posizionerei a 18500 e che segnerebbe il rientro dei prezzi nel canale.

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L’operatività può anche essere rovesciata cioè short sotto il minimo 18500 con stop sopra il massimo a 18850 lasciandoci cioè guidare dalla direzione che prenderà il mercato: se rompe prima il massimo avrò un segnale di forza e potrò posizionarmi long; viceversa short sulla prima rottura del minimo.

In ultima analisi la situazione grafica è molto adatta anche ad un tipo di operatività stop e reverse, rovesciando la posizione nel caso la prima operazione dovesse raggiungere il livello di stop indicato. La barra di ieri infatti è stata di estrema indecisione, quella che nell’analisi candlestick va sotto il nome di doji.
Sul mio sito come di consueto i lettori potranno trovare il grafico aggiornato.

Nella seduta di ieri tra i bancari Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Mediobanca hanno performato meglio degli altri. Quali strategie operative ci può suggerire per questi due titoli?

Banca Popolare Emilia Romagna si trova a ridosso di un importante massimo di swing posto in area 5.40. Direi che aspetterei la violazione rialzista confermata in chiusura del livello 5.50 prima di assumere posizioni rialziste. In quel caso lo stop potrebbe essere posizionato sotto il minimo della recente accumulazione vale a dire sulla perdita di 4.70 in close.

Per Mediobanca invece siamo ancora all’interno di due importanti livelli di swing: il primo, minimo del 7 aprile, in area 6.00; il precedente massimo del 14 marzo in area 7.50. Quindi il trend si gioca sotto o sopra i livelli indicati e per il momento aspetterei di vedere se il titolo avrà la forza di riportarsi sopra il precedente massimo in modo che possa prendere vita la tanto attesa inversione rialzista consacrata dall’analisi tecnica tradizionale (minimi e massimi crescenti).

Come valuta il ribasso accusato ieri da Snam e Terna? Ritiene che per questi due titoli si sia esaurito al momento il potenziale di upside?

Devo dire che il ribasso dei due titoli mi ha colto di sorpresa perché puntavo molto sulle utilities che erano quelle meglio impostate al rialzo. Potrebbe essere questo un segnale di rotazione settoriale che prelude ad un nuovo allungo dell’indice.

Solitamente l’uscita da titoli difensivi come quello delle utilities, e la contemporanea entrata di volumi su titoli che hanno sottoperformato, indica un aumento della propensione al rischio degli operatori che “puntano” su titoli con un beta più alto e in grado di meglio performare sui rialzi dell’indice di riferimento.

E’ ancora presto per sanzionare la fine dell’up trend di questi due titoli. V’è però da dire che mentre su Terna abbiamo avuto la rottura di un minimo intermedio di periodo che consiglia comunque di abbandonare la nave in attesa di ulteriori sviluppi, su Snam il trend rialzista è ancora molto ben definito e dunque attenderei ulteriori conferme nelle sedute di oggi e lunedì prossimo.

Tra gli industriali Finmeccanica fatica a mantenersi al di sopra degli 11 euro, mentre Prysmian si è riportato sotto quota 21 euro. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Finmeccanica sta disegnando una flag che avrebbe come punto di approdo area 10.35 e nel caso che il titolo raggiungesse questo livello, dando luogo ad un pattern rialzista (segnale di forza), si potrebbe pensare ad un acquisto con uno stop sulla perdita di area 10.00. Oppure in caso di un ritorno di forza immediato attenderei la rottura di 11.50 per posizionarmi al rialzo.

Eviterei al momento Prysmian che sta litigando con i massimi di periodo e tornerei a considerare il titolo solo laddove si portasse in chiusura sopra 20.90, area dalla quale il titolo è stato respinto già nel novembre dello scorso anno e che ha funzionato da resistenza nella settimana che si sta concludendo.

In caso di ulteriori rialzi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora?

Forse, e dico forse perché sono necessarie ulteriori conferme nella prossima ottava, è arrivato il momento dei bancari visto anche che il settore ha sovraperformato l’indice questa settimana. Ma, ripeto, è preferibile attendere una conferma perché il settore va a braccetto con l’andamento dell’indice di riferimento.
Quindi ulteriori rialzi del FtseMib potrebbero proprio essere sostenuti da questo settore che d’altra parte è quello che ha maggiormente sofferto durante la discesa dell’indice. Terrei sotto osservazione anche Autogrill che si è ben comportata anche nella seduta di ieri: valuterei un acquisto al superamento di 7.30 con stop sulla perdita di 7.00 in chiusura.

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