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Piazza Affari: il rimbalzo è già finito? Le attese nel breve

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

L'indice Ftse Mib ieri ha fatto retromarcia dopo essersi avvicinato all'area dei 22.500 punti. Ritiene ancora possibili ulteriori sviluppi positivi nel breve?

A mio avviso bisogna innanzitutto verificare se il recupero messo a segno nelle ultime sedute dal Ftse Mib sia semplicemente un pull-back o meno. Continua la fase laterale che non è iniziata in questi giorni, ma ha avuto origine dal 3 ottobre, da quando si è avuto uno sviluppo rialzista che ha portato a segnare nuovi massimi dell'anno, cui ha fatto seguito un'ulteriore discesa.

A livello grafico possiamo individuare una formazione definita "broadening", nella quale i valori degli ultimi massimi e minimi sono allargati rispetto ai precedenti.
Questo non vuol dire che non ci possa essere una continuazione rialzista, ma ora a mio avviso sarà importante vedere cosa accadrà fino alla fine della settimana in corso.

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Nella seduta di ieri è stato richiuso un piccolo gap-up lasciato aperto tra il 13 e il 14 novembre scorsi, e questo potrebbe rappresentare anche la fine del recupero partito dall'area dei 22.000.
Da verificare ora se il Ftse Mib avrà la forza per superare i 22.500/22.600 punti, ma personalmente mi attendo uno storno delle quotazioni più che un ulteriore sviluppo rialzista.

Credo che il mercato non abbia grande forza per salire, perchè ha un certo rilievo l'ultimo movimento ribassista che risulta ben più importante rispetto ai precedenti.

L'euro-dollaro si sta riportando in area 1,18, complici anche alcuni deludenti dati macro diffusi in America. Quali le sue previsioni nel breve?

L'euro-dollaro al momento non sembra risentire delle incertezze crescenti in seno alla politica tedesca. L'euro-dollaro si trova sul lato superiore della media delle bande di Bollinger e questo potrebbe far pensare ad una prosecuzione del rialzo. Credo che il mercato stia attendendo qualche risposta più precisa dalla situazione politica in Germania prima di muoversi con più decisione.

Se il cambio manterrà i livelli attuali potrà approcciare quota 1,193, mentre in caso contrario, la perforazione al ribasso del pivot mensile a 1,17 prima e di 1,165 in seguito, costringerà ad assistere ad una flessione ben al di sotto di 1,155, minimo testato in occasione dell'ultimo pull-back.
Personalmente propendo per degli sviluppi rialzisti, ma al momento preferisco rimanere alla finestra, pronto comunque ad intervenire.

Come valuta il movimento rialzista che sta interessando il petrolio arrivato in area 58 dollari?

Proprio ieri leggevo un invito da parte di fondi sovrani che hanno molti capitali investiti su petrolio e gas, a disinvestire da questi asset, alla luce del peggioramento del clima sul nostro pianeta e degli ulteriori costi relativi proprio all'attenzione rivolta ora al cambiamento climatico della Terra.
Pare però che il mercato non stia tenendo in alcun conto questa informativa arrivata dalla Svezia, continuando a spingersi in avanti sui massimi dell'anno.

Dire che ci potrebbe essere un calo da un momento all'altro potrebbe rivelarsi piuttosto sbagliato, visto che il trend in atto è rialzista e se saranno mantenuti i livelli appena raggiunti, potremmo assistere ad un ulteriore sviluppo rialzista.
La view quindi non può essere ribassista perchè se così fosse significherebbe andare contro il mercato, salvo il sopraggiungere di dati negativi sull'andamento dell'economia globale.

Da più parti però tutti i dati sembrano positivo e conseguentemente il petrolio segue questa linea, esprimendosi al rialzo.
Non è facile individuare dei target con precisione, ma è probabile che l'area dei 60 dollari possa essere rivista visto che peraltro è poco distante dai livelli attuali.

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