Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 5 hours 27 minutes
  • Dow Jones

    38.503,69
    +263,71 (+0,69%)
     
  • Nasdaq

    15.696,64
    +245,33 (+1,59%)
     
  • Nikkei 225

    38.319,07
    +766,91 (+2,04%)
     
  • EUR/USD

    1,0712
    +0,0008 (+0,07%)
     
  • Bitcoin EUR

    62.347,41
    -198,49 (-0,32%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.435,82
    +21,06 (+1,49%)
     
  • HANG SENG

    16.828,93
    +317,24 (+1,92%)
     
  • S&P 500

    5.070,55
    +59,95 (+1,20%)
     

Piazza Affari riparte con le banche. Nuovi ipotesi su Bca MPS

Dopo la pausa di ieri che ha visto Piazza Affari cedere il passo alle prese di profitto dopo i progressi messi a segno nelle sedute precedenti, riprendono quest'oggi gli acquisti sul mercato domestico. L'indice Ftse Mib da subito ha imboccato la via dei guadagni e si spinge nuovamente in direzione dei 16.800 punti già raggiunti nella sessione di martedì scorso, fotografato negli ultimi minuti in area 16.750, con un vantaggio dell'1,46%, segnando una delle migliori performance tra le Borse europee, di pari passo con il listino tedesco.

L'andamento odierno dei bancari

A riportare in alto il mercato contribuisce la buona intonazione del settore bancario che torna al centro degli acquisti dopo la flessione di ieri.
Nelle prime file del Ftse Mib troviamo Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) con un rally del 4,86% e del 4,75%, seguito da Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banca Monte Paschi che viaggiano in salita del 4,34% e del 4,13%, mentre Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) si apprezza del 4,08%.
Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) crescono del 2,73% e del 2,27%, tallonati da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che guadagna il 2,09%.

Incertezza sui possibili interventi del Goveno

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Ieri i bancari avevano ceduto il passo alle vendite complici le prese di profitto, ma anche l'incertezza di fondo che domina ancora sui possibili interventi che potrebbero essere adottati per il comparto.
A quanto pare i privati non sono disposti a mettere ulteriori fondi in Atlante 2 e di conseguenza l'Italia dovrebbe avere la possibilità di trovare in qualche modo risorse pubbliche.

Ad appesantire il sentiment degli investitori ieri hanno contribuito anche alcune indicazioni di stampa secondo cui esponenti dell'associazione bancari tedesca hanno detto che la crisi italiana non è sistematica. Un'indicazione positiva che però da alcuni è stata anche letta come una contrarietà da parte dei tedeschi all'adozione di misure eccezionali.

Del resto ieri Andreas Dombert, membro della Bundesbank, ha affermato che gli aiuti di Stato discrezionali minacciano la credibilità del bail-in, aggiungendo che la volatilità del mercato non è un pretesto per bypassare le regole dell'Unione europea. Ogni eventuale intervento da parte del Governo italiano in favore delle banche deve quindi seguire le regole e non aggirare le normative esistenti come ad esempio quella sul bail-in.

Il focus resta su Bca MPS. Nuove ipotesi di intervento

L'attenzione continua ad essere sempre rivolta a Banca Monte Paschi che più di altri istituti di credito necessita di aiuti immediati. Ieri si era parlato della possibilità di una maxi cartolarizzazione di crediti deteriorati da 10 miliardi di euro.
Altre fonti oggi segnalano che sulla banca senese potrebbe essere realizzata un'operazione in due mosse. La prima prevede l'acquisto da parte di un intermediario finanziario partecipato da Atlante 2 di 9,6 miliardi di crediti non performanti netti, e la seconda contemplerebbe una ricapitalizzazione da 4 miliardi di euro.

In merito a questa ipotesi Equita SIM scrive che Banca Monte Paschi cederebbe tutte le sofferenze al prezzo di 30 centesimi a un veicolo che finanzierebbe l`acquisto emettendo 2,6 miliardi di euro di junior note sottoscritte da Atlante 2 e 7 miliardi di senior note con garanzia dello Stato, collocate sul mercato. La cessione porterebbe a un aumento di capitale di circa 4 mld, per cui si sta cercando di creare un consorzio, che avrebbe la sub-garanzia del Tesoro.

Gli esperti ricordano che restano in corso le trattative sul coinvolgimento dei bond subordinati detenuti da istituzionali.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online