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Piazza Affari sale con i titoli bancari

Come previsto la nostra Borsa aveva ancora un maggiore appeal ed è risultata la migliore grazie agli acquisti che si sono rivolti principalmente sul comparto bancario.

Positive anche Francoforte (+0,3%) e Parigi (+0,3%) mentre oggi ha dovuto cedere alle vendite Londra (-0,5%).

Partenza in territorio negativo, forse sull’onda emotiva dovuta al terremoto che ha sconvolto il centro Italia, ma durava davvero poco, sette minuti dopo l’inizio delle contrattazioni ecco che si scatenavano i rialzisti che coprivano di “Buy” i titoli del nostro indice principale.

In un paio d’ore il nostro Ftse Mib (+0,68%) superava quota 16.900, ma ai 17.000 punti non ci arrivava mai, Wall Street poi non aiutava aprendo debole e lo “sprint” finale, dovuto naturalmente all’ottimismo creato dalla seduta della vigilia serviva solo per la statistica.

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Protagonista di giornata, naturalmente, Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (+8,04%), l’imminente vendita di Bank Pekao genera entusiasmo, ma ricordiamoci che il titolo vale oggi al fixing 2,258 euro quindi da inizio anno sta perdendo ancora oltre 54 punti percentuali.

Terzo rialzo consecutivo anche per BpM (+3,46%), Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (+3,04%) e Bper (+2,16%) che hanno preceduto nella classifica odierna Finecobank (MDD: FBK.MDD - notizie) (+1,95%).

Anche gli altri titoli del comparto bancario hanno visto prevalere gli acquisti: Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (+1,68%), Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) (+1,62%), Banca MPS (Amsterdam: BJ6.AS - notizie) (+1,05%) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (+0,23%).

Per il comparto più importante della nostra Borsa si tratta di una boccata d’ossigeno, ma siamo sempre su quotazioni che qualche mese fa avremmo definito impensabili e pre-fallimentari.

Ancora un rialzo per Mediaset (Amsterdam: MA8.AS - notizie) (+1,67%) che tuttavia ha visto ridursi i guadagni nella seconda parte della seduta, in mattinata il titolo del Biscione aveva infatti superato anche quota 3 euro alimentando grandi speranze fra gli azionisti, la partita però è ancora lunga.

Ed a proposito di titoli “in forma” va sottolineata la performance di Leonardo-Finmeccanica (+1,46%), il titolo non faceva segnare quotazioni simili da quasi tre mesi.

Ben sedici, però, i titoli che hanno concluso la giornata odierna al di sotto della parità, sul fondo della classifica Poste italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) (-1,10%), ma il ribasso che “fa più male” è quello di UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) (-1,08%) ed Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) (-1,06%) in una giornata negativa per l’intero comparto: Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) (-0,34%).

Battuta d’arresto per Stmicroelectronics (Amsterdam: ST8.AS - notizie) (-1,02%), possiamo anche chiamarle prese di profitto, visto che alla vigilia il titolo aveva fatto segnare il nuovo massimo dell’anno, temiamo tuttavia che quota 7 euro possa aver spaventato qualche investitore.

Concludiamo poi segnalando anche la giornata negativa dei petroliferi: Eni (Euronext: ENI.NX - notizie) (-0,81%), Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (-0,70%) e Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (-0,48%) sono naturalmente state penalizzate dall’ennesimo calo del prezzo dell’oro nero.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online