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Piazza Affari sarà su valori più alti nel breve: ecco i target

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

L'indice Ftse Mib si mantiene a poca distanza dall'area dei 17.000. Si aspetta una rottura di questo livello nel breve?

A dominare la scena sul nostro mercato sono ancora le notizie relative al settore bancario e non più tardi di ieri la Commissione europea ha dichiarato la legittimità del bail-in. Questo significa che non sono ammessi i salvataggi delle banche e piuttosto è ammesso il fallimento delle stesse.
Il Ftse Mib ha provato a raggiungere l'area dei 17.000 punti, ma ha trovato lo stop nel gap lasciato aperto a metà giugno che vada dalla chiusura del 17 all'apertura del 20 del mese scorso.

Si tratta di un gap importante che sta facendo un po' da filtro in questo momento. Per il Ftse Mib l'area dei 16.400/16.450 è un punto di equilibrio e se i corsi non dovessero scendere al di sotto dei 16.500 punti potrebbero trovarsi a combattere con il gap di cui parlavo prima.
Bucando i 17.000 punti l'indice potrà spingersi verso i 17.200 nelle prossime giornate, mentre in caso contrario lo sfondamento al ribasso dei 16.400 aprirà le porte a nuove discese.

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Graficamente si sta proponendo la salita per il Ftse Mib e l'auspicio è che la consolidi superando i 17.200 punti citati prima. L'indice ancor prima di raggiungere 17.000 punti dovrà scontrarsi con il fronte dei 16.700/16.800 punti.
Sono fiducioso in un rialzo del nostro mercato, ritenendo che quanto stia accadendo sui bancari sia una sorta di pretesto per comprare a sconto, motivo per cui credo che il nostro indice sia ancora da acquistare.

Come valuta l'attuale impostazione dell'indice S&P500, arrivato a segnare nuovi massimi storici?

L'indice S&P500 ha raggiunto un nuovo massimo storico a 2.169 punti, raggiunto il quale ha trovato un momento di lateralità. La volatilità si è raffreddata parecchio dopo il top storico e il mercato probabilmente sta cercando di capirci qualcosa. L'interrogativo è se i 2.169 punti saranno i massimi del 2016 o se potranno esserci ulteriori sviluppi al rialzo.

La pausa delle ultime sedute forse serve semplicemente per capire da che parte devono posizionarsi gli operatori. Si tratta quindi di una pausa necessaria e personalmente mi aspetto un ritracciamento dai livelli attuali, ma non un ribasso esponenziale.
L'area dei 2.130/2.135 punti potrebbe essere un target del ritracciamento.

L'area dei 50 dollari ha frenato l'ascesa del petrolio che si è riportato in area 45 dollari. Si aspetta ulteriori flessioni o nuovi tentativi rialzisti?

Ci potrebbero essere ulteriori pressioni sul petrolio e no mi aspetto nell'immediato un ritorno in area 50 dollari. Visto che nel complesso l'economia non sta viaggiando in modo fluido, gli attuali prezzi del greggio sono equi, motivo per cui non prevedo movimenti eccezionali al rialzo almeno nel brevissimo.
Più probabile una fase di stasi sui livelli correnti, senza escludere qualche flessione che non dovrebbe però tradursi in cadute particolari dei corsi.

Sul mercato delle valute dove sta concentrando in particolare la sua attenzione ora?

Notiamo ancora una grande pressione sulla sterlina che nei confronti del dollaro però si mantiene al di sopra del supporto a 1,31. In caso di tenuta di questa soglia dovremmo rivedere nuovamente apprezzata la sterlina, con la possibilità di tornare verso 1,32/1,33, sebbene lo scenario di fondo non sia molto a favore della moneta inglese.

L'euro-dollaro invece è tornato intorno a quota 1,1 e se dovesse reggere questo riferimento la moneta unica potrà tornare al rialzo, mentre una rottura di area 1,1 potrebbe condurre verso 1,08 anche in tempi abbastanza brevi.

Infine, il dollaro-yen potrebbe salire ancora e se dovesse sfondare la resistenza a 106,8 non sarà da escludere una salita verso 110/110,5.

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