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Piazza Affari sbanda, ma poi risale

Ullallà torna a farsi vedere la volatilità? Sembrerebbe proprio di sì! Lo diciamo così, in maniera un po’ goliardica perché per Piazza Affari, alla fine, le cose sono andate bene, ma sapete tutti che non sono un grande amante della volatilità, la reputo sempre un segnale di debolezza.

Ma arriviamo subito ad analizzare ciò che ha provocato lo “sbandamento” del nostro indice principale, ossia la frase di Draghi che, nella conferenza stampa susseguente alla riunione del Board della Bce (Toronto: BCE.TO - notizie) , ha detto: "Non abbiamo discusso un'estensione del programma di allentamento quantitativo” una frase che, anticipo, non è stata dettata dalla Sig (Francoforte: 888153 - notizie) .ra Merkel, in evidente calo di popolarità nel suo Paese, ma neppure dal Sig. Schauble, anche lui non nel suo momento migliore (politicamente intendo), da chi allora? Leggetelo sull’articolo che pubblicherò domani proprio a questo riguardo.

Comunque quella frase diciamo che ha avuto un certo impatto sul nostro indice di riferimento che in pochissimi minuti ha perso ben oltre 200 punti (intorno all’1,3%), così com’era stata veloce la discesa, però, lo è stata altrettanto la risalita ed al fixing il Ftse Mib (+0,48%) è risultato di gran lunga il miglior indice fra quelli del Vecchio Continente.

Il maggior contributo all’ascesa del Ftse Mib lo ha dato il comparto bancario. Sembra possa risalire dall’abisso Banca MPS (Amsterdam: BJ6.AS - notizie) (+3,65%), ma il segnale forte al mercato è arrivato da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (+2,06%) ed Intesa (+1,58%).

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Best performer di giornata, tuttavia, Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) (+4,27%), seduta davvero importante per il nostro titolo del lusso perché dopo aver provato più volte senza successo torna ora ad avere un segno più davanti alla performance dell’anno in corso.

Il mancato nuovo allentamento monetario ha fatto bene anche a Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) (+2,50%), che potrebbe ora risorgere dal pantano nel quale si trova praticamente da inizio anno.

Sul fondo pesanti ribassi sui titoli che erano stati risparmiati dallo tsunami di vendite che aveva investito la nostra Borsa nel 2016: Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) (-4,11%), Campari (Milano: CPR.MI - notizie) (-2,29%), Ferrari (Berlino: 2FE.BE - notizie) (-1,53%) e Recordati (-1,25%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online