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Piazza Affari scende ancora al termine di una seduta volatile

E’ stata una di quelle sedute in cui non si sa, alla fine, se dobbiamo essere delusi per la sesta seduta consecutiva terminata in rosso o se essere soddisfatti per aver comunque limitato le perdite. In effetti siamo passati dalla depressione, all’euforia per poi chiudere con un po’ di amarezza.

Insomma avete già capito che la volatilità l’ha fatta ancora da padrona. Partenza negativa immediato riscatto e ritorno sopra la parità, ma dura poco, ed allora solo vendite in attesa del dato che tutti aspettavano con ansia: i Nonfarm Payrolls. Solo 160.000 i posti di lavoro creati in aprile negli Usa, una delusione (consenso 207.000) visto che si è trattato del dato peggiore da sette mesi a questa parte.

Gli indici di Borsa sbandano, il nostro Ftse Mib (-0,45%) arriva a toccare quota 17.600 punti con una perdite dell’1,8% rispetto alla chiusura della vigilia, ma ecco che proprio mentre tutti ormai temono uno sconquasso per le Borse mondiali, improvvisamente si inverte la rotta ed in poco più di un’ora il nostro indice di riferimento torna in territorio positivo. Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) sorprese, però, non sono ancora finite, perché quando ci si illude che la seduta possa chiudersi con un rimbalzo, tornano invece le vendite che, come abbiamo già detto riportano tutti “sulla terra”.

Francoforte e Londra sono riuscite a rimanere sopra la parità, mentre Parigi come Milano perde circa mezzo punto percentuale, peccato! L’agognato rimbalzo viene nuovamente rinviato.

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Piazza Affari è stata sorretta dalla buona lena del comparto bancario che, con l’eccezione di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (-0,86%), ha visto solo rialzi: Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) (+4,29%), Banca MPS (Amsterdam: BJ6.AS - notizie) (+2,37%), Bper (+1,99%), Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (+1,29%), BpM (+1,11%), Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (+0,46%) ed Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (+0,27%).

Contrastati invece i petroliferi con Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (+2,77%) che dopo il rimbalzo della vigilia e la conferma odierna risulta uno dei titoli maggiormente consigliato dagli analisti, mentre Eni (Euronext: ENI.NX - notizie) (-0,81%) deve ritracciare pur terminando molto distante dai minimi di giornata.

Da sottolineare poi il terzo rialzo di fila, e di questi tempi non è poco, per A2A (Amsterdam: QT8.AS - notizie) (+0,82%) oltre al parziale stop alle vendite da parte di Fiat Chrysler (+0,67%), parziale in quanto non lo si può ancora intendere come una vera e propria inversione di marcia.

Rimaniamo in tema galassia Agnelli per annotare il calo di Exor (-2,07%) e la maglia nera di Cnh Ind. (-2,84%).

Non sta portando fortuna il cambio di denominazione di Finmeccanica (Londra: 0ONG.L - notizie) , Leonardo (-2,81%), infatti, ha subito un’altra batosta dopo quella della vigilia, ma a proposito di batoste ecco Yoox Net-a-Porter (-2,61%) ormai giunta sul limite dei 23 euro, valori che non si vedevano da oltre un anno.

La giornata è risultata negativa per l’intero comparto del lusso, in calo infatti anche Tod’s (-1,74%), Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) (-1,72%) e Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) (-1,01%).

Non frena la discesa neppure Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) (-2,31%) in una seduta ancora fiacca per i titoli del comparto assicurativo.

Al momento Wall Street sta riducendo le perdite, la speranza è quindi che questo periodo di debolezza delle Borse possa presto finire, il rimbalzo potrebbe essere alle porte.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online