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Piazza Affari: semaforo rosso, ma nessun timore per ora

Piazza Affari: semaforo rosso, ma nessun timore per ora

Dopo la chiusura positiva di ieri, le Borse europee quest'oggi hanno imboccato strade diverse, presentandosi al close precedute da segni diversi. Il Cac40 e il Dax30 sono saliti rispettivamente dello 0,07% e dello 0,35%, mentre il Ftse100 è sceso dello 0,17%.

Piazza Affari rivede il segno: cosa aspettarsi nel breve?

Segno meno anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha terminato gli scambi a 23.495 punti, con un calo dello 0,21% dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 23.697 e un minimo a 23.443 punti.
Dopo ben nove sedute consecutive al rialzo, il semaforo è scattato sul rosso per l'indice delle blue chips che ha vissuto una seduta a due velocità. Il Ftse Mib ha infatti dapprima tentato un allungo in direzione dei 23.700 punti, salvo poi ripiegare e fermarsi appena sotto l'area dei 23.500.

Il ribasso odierno, oltre ad essere molto contenuto, non modifica il quadro di fondo del mercato, visto che una pausa del rialzo era prevedibile e ancor più auspicabile.
Un'immediata ripresa dei corsi vedrà un ritorno al di sopra dei 23.500 punti, con primo target in area 23.700, superata la quale il Ftse Mib avrà campo libero per ulteriori allunghi verso l'importante ostacolo dei 24.000 punti, in corrispondenza dei quali si dovrebbe assistere ad una pausa di consolidamento.

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Se il mercato dovesse prestare il fianco ad ulteriori prese di profitto già a partire dalle prossime ore, si guarderà in primis all'area dei 23.300/23.200 e in seguito alla soglia psicologica dei 23.000 punti.
Eventuali discese oltre questo livello costringeranno a spostare l'attenzione verso i 22.500 punti, dove si dovrebbe assistere ad una ripresa degli acquisti.

I market movers in America

Domani sul fronte macro Usa sarà reso noto l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari e l'indice Redbook riferito alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa.
Ancora più rilevante l'aggiornamento sulla produzione industriale di dicembre che dovrebbe salire dello 0,3% rispetto allo 0,2% di novembre, mentre la capacità di utilizzo degli impianti dovrebbe aumentare dal 77,1% al 77,3%. Per l'indice Nahb di gennaio si stima un calo da 74 a 73 punti.

Due ore prima della chiusura di Wall Street si guarderà al Beige Book, il tradizionale report della Fed sullo stato di salute dell'economia a stelle e strisce.
In calendario un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, oltre al quale parlerà Robert Kaplan, a capo della Fed di Dallas, ma a prendere la parola sarà anche Loretta Mester, numero uno della Fed di Cleveland.

Sul fronte societario da seguire prima dell'apertura di Wall Street i risultati trimestrali di Bank of America (Swiss: BAC-USD.SW - notizie) e di Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) che per non deludere le attese dovranno centrare l'obiettivo di un eps pari rispettivamente a 0,44 e a 4,92 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si conoscerà il dato finale dell'inflazione di dicembre che dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,4%, in linea con l'indicazione preliminare, ma in rialzo rispetto allo 0,1% precedente. Per la versione "core" le attese parlano di un incremento dello 0,9% su base annua, in linea con la lettura preliminare e con la versione definitiva di novembre.

Da seguire in Germania l'asta dei titoli di Stato con scadenza nel 2028 per un importo di 1,5 miliardi di euro, mentre in Portogallo saranno collocati titoli con scadenza a 6 e a 2 mesi per un ammontare compreso tra 1,5 e 1,75 miliardi di euro.

I titoli da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari domani sarà da seguire Fca in vista dei dati sulle immatricolazioni di auto in Europa che saranno diffusi da Acea con riferimento al mese di gennaio.

Sotto la lente Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) nel giorno in cui si terrà un Cda straordinario per l'approvazione della costituzione della joint-venture Canal+ con Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) .
Occhio anche ai bancari che potrebbero essere influenzati dai risultati trimestrali di Bank of America e di Goldman Sachs.

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