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A Piazza Affari servono segnali più forti: focus su vari titoli

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Angelo Ciavarella, Head of Global Markets, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

L'indice Ftse Mib continua a misurarsi con la resistenza dei 22.800/22.850 punti, al momento ancora inviolata. Si aspetta ulteriori progressi nel breve a Piazza Affari?

Come già indicato nell'intervista della scorsa settimana, al superamento dei 22.200/22.300 punti ci aspettavamo un'ulteriore accelerazione al rialzo da parte del Ftse Mib. Al momento mi sembra che il tono dei mercati sia tornato abbastanza positivo, basti pensare che non più tardi di ieri il Nasdaq Composite ha aggiornato i suoi massimi storici. Resta un po' più indietro l'S&p500 che è zavorrato da alcuni settori, ma i tecnologici e i bancari tirano.

A Piazza Affari l'area dei 22.800/23.000 funge ancora un po' da tappo per il Ftse Mib che potrebbe mantenersi intorno ai livelli attuali per qualche altro giorno, prima di dare vita ad un nuovo movimento direzionale.
Oltre quota 23.000 punti l'indice potrebbe spingersi verso i recenti massimi in area 23.800/24.000, mentre nel caso in cui l'S&P500 non dovesse riuscire a rompere i 2.800 punti, si potrebbe assistere ad un ritorno del Ftse Mib verso area 22.500 o anche poco sotto.

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In Europa è un po' più debole il Dax per via dei dazi Usa che peserebbero sul listino tedesco più che su altri. Il Dax non riesce ancora ad avvicinare i 12.600 punti, che equivalgono più o meno ai 23.000 punti di Ftse Mib, quindi manifesta un po' di debolezza di fondo rispetto al nostro indice e ancor più in confronto a Wall Street.
Quando l'S&p500 si trovava sui livelli attuali il Dax viaggiava intorno ai 13.000 punti, quindi mostra ora una maggiore debolezza, malgrado l'euro-dollaro sia tornato indietro dopo la mancata rottura di area 1,25.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) brevissimo area 2.800 per l'S&p500 e area 12.500 per il Dax potrebbero fungere almeno nel brevissimo da resistenza, come il Ftse Mib potrebbe trovare un ostacolo a 22.800/23.000.
Per il momento attenderei quindi segnali più forti da parte del mercato prima di nuovi posizionamenti al rialzo. In caso di tenuta dei 22.800/23.000 si potrebbe assistere ad un ritracciamento del Ftse Mib verso i 22.500/22.400 punti, ma non vedo per ora un ritorno sui recenti minimi segnati in avvio della scorsa settimana.

Tra i bancari oggi salgono in controtendenza Banco BPM e Bper Banca. Qual è la sua view su questi due titoli?

Banco BPM è ormai ad un passo dai 3 euro, anche se è sceso dai massimi segnati a fine febbraio. Il titolo ha rimbalzato dagli ultimi minimi, ma se non dovesse riuscire a rompere al rialzo i 3,15/3,2 euro, difficilmente riuscirà ad esprimere positività nel medio periodo. Al di sopra dei 3,15/3,2 euro si avrebbe un primo target a 3,5 euro, ma per il momento vedo Banco BPM un po' più debole rispetto ad altri temi del comparto.

Leggermente più forte Bper Banca che si trova ancora in una fase laterale tra area 5,2 e 4,2 euro, senza riuscire a violare nessuno di questi due estremi. Il titolo ha segnato un minimo a novembre sotto i 4 euro, ma se i corsi non riusciranno a rompere i 4,2 o i 5,2 euro, rimarranno in questo intervallo di prezzi ancora per un po'.

In caso di sfondamento dei 4,8/4,9 euro il titolo potrebbe allungare verso i 5,2 euro, superati i quali potrebbe partire al rialzo, con primo target a 5,7/5,8 euro.

Eni (Londra: 0N9S.L - notizie) sta mostrando maggiore forza del mercato in queste sedute, senza farsi condizionare più di tanto dall'andamento del petrolio. Cosa può dirci di questo titolo?

Rispetto ai 15 euro di fine gennaio ENI ha perso quasi 2 euro visto che è arrivato in area 13,3 euro, da cui ha avviato un recupero dopo un doppio minimo a 13,35 euro. Fino a quando il titolo si manterrà al di sopra dei 13,35/14 euro, potremo vedere un recupero fino ai 14,2 euro, ma dubito che nell'immediato possa tornare in area 15 euro.
Il petrolio si mantiene abbastanza debole e non riesce a ritornare sui valori dei 66/67 dollari e questo condiziona inevitabilmente l'andamento di Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) .

Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) sta tirando il fiato dopo il rally a due cifre della scorsa settimana. Si tratta solo di una pausa prima di ulteriori salite?

Telecom Italia è salito quando il mercato scendeva, aiutato da alcune voci speculative. Ora il titolo potrebbe indietreggiare ancora un po' nel breve, ma a mio avviso resta interessante, malgrado il rendimento di Telecom Italia sia stato sempre inferiore alle attese negli ultimi anni.

Questo spiega anche la sottoperformance dell'azione, ma il gruppo ha un bel business a livello di reti e potrebbe essere conteso.
Una piccola correzione potrebbe portare a nuovi acquisti nel medio periodo e la view resterà positiva fino a quando le quotazioni riusciranno a difendere area 0,8/0,78 euro.

Oggi Unipol sta salendo in controtendenza grazie alla promozione di un broker. Qual è la sua view su questo titolo?

Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) oggi è il miglior titolo del Ftse Mib dopo essere sceso dai 4,5 ai 3,9 euro. In area 4,2 euro c'è una prima resistenza, superata la quale potrebbe andare a mettere sotto pressione area 4,5 euro.
E' senza dubbio positivo il fatto che il titolo stia salendo in una giornata negativa a Piazza Affari.

Prima di salutarla può dirci qualcosa su Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) , oggetto oggi di forti vendite?

Mediaset a mio avviso per ora non è da considerare nè al rialzo nè al ribasso, e potrebbe offrire qualche spunto in caso di discesa verso i 2,8 euro. Il titolo è ancora sottoperformante probabilmente anche per via dell'incertezza politica nel nostro Paese.

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