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Piazza Affari si gonfia e si sgonfia

Inizia una nuova settimana “semifestiva”, qualche vendita nei primissimi minuti, poi un bello strappo rialzista che in un’ora porta il nostro indice principale a superare quota 16.500 punti, ciò significa un guadagno di oltre un punto percentuale, a guidare i rialzi il comparto bancario.

Un’euforia che tuttavia durava poco perché non era ancora terminata la mattinata che il Ftse Mib (+0,36%) si ritrovava sotto la soglia della parità, a quel punto una lunga fase laterale in attesa di Wall Street.

Partenza buona della Borsa americana e risalita del nostro indice di riferimento a quota 16.400 punti, infine qualche vendita sul finale e fixing a 16.369,14 punti.

Insomma sempre meglio di Francia (-0,2%), Gran Bretagna (-0,4%) e Germania (-0,5%), al momento anche Wall Street si trova in rosso di un paio di decimi di punto percentuale.

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Il tentativo di rimbalzo dei titoli bancari non è riuscito appieno, il nostro comparto principe ha sì terminato la giornata con una buona performance, ma le quotazioni finali sono risultate decisamente inferiori rispetto ai massimi toccati in giornata.

Le migliori sono state le “promesse spose” BpM (+4,37%) e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) (+2,31%). Un rimbalzino anche per Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (+1,83%) che dovrebbe avere in saldo la Nuova Cariferrara e Bper (+0,68%) che dovrebbe avere, sempre in saldo (due al prezzo di una), la Nuova Banca Marche e la Nuova Banca Etruria.

Rialzi superiori al punto percentuale per le Big: Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (+1,34%) ed Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (+1,04%).

Continua l’andamento altalenante di Leonardo-Finmeccanica (+1,58%), mentre cerca di frenare i ribassi Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) (+1,41%).

Su voci di un rafforzamento del dollaro (comunque tutt’ora sopra quota 1,13 rispetto ad euro) trova compratori Fiat Chrysler (+1,20%) e torna a salire ancora Campari (Milano: CPR.MI - notizie) (+1,19%), è così ufficialmente ripartita la corsa verso i 10 euro.

Giornata decisamente negativa per i petroliferi, maglia nera a Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (-2,04%) sempre alle prese con questo maledetto livello di 0,4 euro e male anche Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (-1,55%) che ha trovato nuovamente ostico il superamento di quota 13 euro.

Nonostante gli upgrades (molto sospetti per la verità) di Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) , scende Cnh Ind. (-1,42%) e non trova compratori neppure Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) (-0,69%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online