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Piazza Affari si riprende: protagonisti reali e virtuali

Il fine settimana sembra volersi chiudere con un raggio di sole sul Ftse Mib. A testimoniarlo la virata in positivo registrata dal listino milanese che appena scoccate le 16 festeggiava i 22.300 punti con un rialzo dello 0,77%.

I protagonisti a Piazza Affari

I protagonisti della giornata sono stati diversi. A cominciare da Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) per il quale è scattato il semaforo verde grazie al dialogo tra la società e il governo circa il possibile scorporo delle attività di Rete e la sua derivante quotazione, opzione verso cui Carlo Calenda Ministro dello sviluppo si dimostra fiducioso e ottimista. In particolare l'ottimismo deriverebbe dal fatto che sarebbe a questo punto il mercato a porre la sia valutazione, a tutto vantaggio anche di Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) , attualmente primo azionista di Telecom Italia con circa il 24% ; resta aperta la questione della possibile opzione da parte del governo di esercitare il golden power con possibile multa per i francesi a causa della mancata notifica del controllo sulla società italiana, partita che potrebbe vedere la chiusura entro il 15 dicembre, giorno della scadenza dei termini per il possibile ricorso già annunciato da Telecom. Favorevole allo scorporo e alla quotazione si è dimostrato ancheAmos Genish attuale CEO di Telecom il quale ha confermato aperture sulla modifica delle bollette nel trasformale in mensili dalle attuali 4 settimane. Insomma una situazione che sul fronte italiano cavalca l'ottimismo anche tra gli analisti. Primo esempio della lista quello di Banca Imi che vota per un rating buy e un target price a 1,08 euro mentre per Banca Akros il rating è accumulate e target price a 1,15 euro mentre l'acquisto è di casa per Equita con rating buy e target price a 1,26 euro.

Mps (BSE: MPSLTD.BO - notizie) : c'è ma (ancora) non si vede

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C'è anche un altro protagonista oggi ed è MPS. In realtà si tratterebbe di un protagonista virtuale dal momento che è fori dai giochi di Piazza Affari da quasi un anno (22 dicembre 2016) a causa delle vicissitudini che ne hanno contraddistinto gli ultimi mesi, con il fallimento del tentativo di capitalizzazione.

Ebbene, la banca più antica del mondo è già in pole position per il suo ritorno in pista da lunedì 23 ottobre. Ma i numeri restano sempre piuttosto pesanti. In particolare quelli che Banca Imi ha previsto sulla trimestrale in arrivo il venerdì successivo al suo ritorno con perdite intorno a 177 milioni di nel terzo trimestre mentre i ricavi totali arriverebbero a 1.034 miliardi. Sorvegliati speciali i proventi delle commissioni (transazioni, carte di credito, Pos) in pericolo a causa della cessione del ramo merchant acquiring la cui cessione a Icbpi per 520 milioni di euro permise commissioni nette ri 90 milioni di euro nel 2016. I costi operativi, sempre per Banca Imi, potrebbero essere in diminuzione del 4,5% rispetto all'anno scorso. Una situazione che porterebbe anche alla stabilizzazione del costo del rischio a 125 punti base. A pesare saranno ancora i costi per 'uscita di 1.200 dipendenti (234 milioni di euro e quelle di sistema (100 milioni) . Ad ogni modo il comparto bancario ha visto una giornata frizzante che ha portato i grandi nomi a festeggiare: poco prima delle 17 Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) era a +3%, Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) a +1,1%, Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) +0,77%, Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) +0,96%.

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