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Piazza Affari: stop alla discesa, ma i problemi restano

Dopo sette sedute ribassiste di fila il nostro indice principale ritrova la freccia verde, tuttavia anche oggi è maglia nera in Europa. E’ chiaro che, al di là della vicenda Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) , ci sia dell’altro. D’accordo i volumi bassi, ma certamente qualcuno si sta alleggerendo.

Giornata decisamente positiva per Francoforte (+1,0%), seduta “all green” per l'indice di riferimento della Borsa tedesca con Bayer (Swiss: BAYN-EUR.SW - notizie) (+2,7%), Henkel (+2,3%), ThissenKrupp (+2,1%) e Basf (+2,1%) a tirare la volata.

Londra (+0,4%) e Parigi (+0,7%) iniziano bene la prima ottava post-ferragosto.

L’ennesima apertura positiva di Wall Street ha ridato perlomeno un po’ di fiato al nostro Ftse Mib (+0,27%) anche oggi penalizzato dalla performance di Atlantia (EUREX: 1683373.EX - notizie) (-4,68%). Ora il mercato comincia a temere che la nazionalizzazione di Autostrade (Milano: ATL.MI - notizie) per l’Italia non sia un’ipotesi del tutto peregrina.

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Da “indagare” la seduta di Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (-2,70%). Il titolo partiva bene arrivando a sfiorare anche quota 4,5 euro, in guadagno di quasi due punti percentuali rispetto alla vigilia. Improvvisamente, però, alle 14:18 per la precisione, in maniera del tutto inaspettata, azzerava di colpo i guadagni. Tuttavia arrivava un rimbalzo che sembrava rimettere tutto a posto. Nient’affatto! Immediatamente dopo l’apertura di Wall Street sul titolo si scatenavano forti vendite senza che venissero comunicate notizie particolari. Tornato sotto quota 4,3 euro le turbolenze si acquietavano ma per Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) si è trattato della terza “tramvata” consecutiva (in tre sedute -7,5%!!!).

Pesanti vendite hanno interessato anche A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) (-1,91%), quota 1,6 è indubbiamente ostica per l’utility meneghina.

Secondo dietro-front per Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) (-1,86%), mentre continua il periodo nero di Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) (-1,58%) in calo per la settima volta nelle ultime otto sedute.

Hanno pesato sulla performance del nostro indice di riferimento anche i ribassi di titoli “pesanti” come Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (-0,62%), Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) (-0,34%) ed Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (-0,25%).

Rimbalza invece Fiat Chrysler (+3,21%) che proprio sul finale indossa la maglia rosa di giornata trascinando al rialzo anche la capogruppo Exor (+1,99%), seduta totalmente positiva per i titoli del Lingotto, festa completata con i guadagni di Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) (+1,52%) e Cnh Industrial (+0,89%).

Ma senza ombra di dubbio la palma di titolo del giorno deve ancora una volta essere assegnata a Campari (Milano: CPR.MI - notizie) (+2,84%) che polverizza per l’ennesima volta il proprio record storico. Dopo che esattamente un mese fa il titolo aveva stabilito un nuovo massimo assoluto il mercato, nelle ultime sedute del mese scorso, aveva preso profitto. Tuttavia dopo aver consolidato quota 7,20 euro il titolo è ripartito alla grande ed oggi ha coronato la ripresa con un nuovo straordinario fixing: 7,785 euro.

Terzo gradino del podio per l’attuale best performer del 2018, mi riferisco ovviamente a Moncler (+2,36%) che da inizio anno sta guadagnando oltre 47 punti percentuali.

Attualmente a Wall Street il Dow Jones sta facendo segnare i massimi dallo scorso primo febbraio mentre lo S&P500 si trova ad un soffio dal proprio record storico.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online