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Piazza Affari: uno storno darà ancora più forza al rialzo

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Dopo la vittoria del no al referendum si è innescato un poderoso rialzo a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha superato i 18.000 punti. Come cambia lo scenario del mercato e cosa si aspetta nel breve?

Il mercato è andato oltre le mie aspettative e indubbiamente una reazione come quella vista nelle ultime sedute non era affatto scontata. Quanti avevano previsto scenari catastrofici o quantomeno negativi in caso di vittoria del no al referendum sono stati smentiti da questa reazione del mercato.

L'indice Ftse Mib ha così superato il livello dei 17.400 punti segnalato nell'ultima intervista, ma a mio avviso ora si sta spingendo in direzione di una zona non tanto di pericolo quanto almeno di attenzione.
Il consolidamento sopra quota 18.000 mi porterebbe a pensare che l'indice potrebbe ulteriormente salire visto che abbiamo un livello interessante a 18.300/18.400 punti.

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La mia idea è che si possa assistere ad uno storno e qualora si dovesse assistere a delle prese di profitto, queste sarebbero salutari per l'indice, favorendo successivamente un ulteriore sviluppo rialzista.
Non mi spaventerei per un'eventuale chiusura del gap-up lasciato aperto ieri che sarebbe fisiologico, dando ulteriore forza ad un consolidamento della salita.
Nelle ultime settimana sono stato sempre positivo anche quando il Ftse Mib è sceso verso area 16.000, ossia nella parte bassa del canale laterale all'interno del quale si è mosso per settimane.

In area 16.000 è stata creata una base di cemento armato e a quel punto il mercato poteva solo salire e non scendere, come effettivamente è avvenuto. Ora in caso di ritracciamento verso area 17.500, con una tenuta di questo livello la forza del mercato sarà ancora più presente e di conseguenza mi aspetterei un avvicinamento dei valori citati prima a 18.300/18.400. Questi valori corrispondono peraltro ai massimi dell'ultima decade di maggio scorso e trattandosi di un livello mensile sicuramente questa resistenza si farà sentire, ma ciò non esclude che possa essere raggiunta.

L'euro-dollaro sta recuperando terreno in attesa delle indicazioni che arriveranno oggi da Draghi. Cosa si aspetta per questo cambio nel breve?

Il fatto che il Dax30 e il Ftse Mib salgano contestualmente al rialzo dell'euro-dollaro mi lascia un po' perplesso. E' nota la correlazione negativa tra euro-dollaro e Borse e un rialzo così deciso dell'azionario pare poco compatibile con il recupero della moneta unica contro il biglietto verde.

Ci si attende un rialzo dei tassi di interesse in America e questo dovrebbe alimentare la forza del dollaro. Se il presidente della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , Draghi, dovesse allungare la durata del piano di quantitative easing, dovremmo vedere un euro cadere.

Di solito quando parla Draghi la moneta unica perde colpi, per cui non sono da escludere ritracciamenti dell'euro-dollaro verso quota 1,07, fermo restando che al momento non vedo l'euro oltre quota 1,08/1,085.
Si potrebbe assistere ad un movimento laterale tra 1,06 e 1,085 in attesa di nuove indicazioni il prossimo anno.

L'oro sta provando a recuperare terreno in direzione dei 1.180 dollari l'oncia. Si aspetta ulteriori incrementi nel breve?

L'oro è in correlazione negativa con le Borse, per cui se il trend rialzista è ancora in favore dell'azionario, per il gold dovremmo attenderci una discesa. Il grafico mi segnala volumi non eccezionalmente alti nell'ultimo periodo e di fatto il quadro tecnico è abbastanza in linea con quello dell'azionario.

Non è da escludere che l'oro possa scendere ancora nel breve con potenziali flessioni verso i 1.144-1.142 dollari l'oncia, visto che gli investitori in questo momento puntano più sugli asset rischiosi che sui beni rifugio.
Non mi spaventerei in caso di discese verso i 1.150 dollari, visto che l'obiettivo sembra essere in area 1.144-1.142 dollari, raggiunti i quali si potranno fare nuovi ragionamenti sulla possibile evoluzione futuro del gold.

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