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A Piazza Affari urge una mossa più decisa degli acquirenti

A Piazza Affari urge una mossa più decisa degli acquirenti

Dopo due giornate consecutive in salita, le Borse europee quest'oggi non sono state in grado di allungare ulteriormente il passo. In realtà i vari indici ci hanno anche provato a guadagnare terreno, salvo poi cambiare direzione di marcia e chiudere gli scambi in calo. L'unica eccezione positiva è stata quella del Ftse100 che è salito di un frazionale 0,02%, mentre il Cac40 e il Dax30 sono scesi rispettivamente dello 0,32% e dello 0,36%.

Ftse Mib sempre alle prese con l'ostacolo in area 21.700

In rosso anche la conclusione di Piazza Affari dove il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni a 21.482 punti, con un calo dello 0,33%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 21.696 e un minimo a 21.331 punti.
L'indice nel corso della seduta è riuscito ad aggiornare i massimi dell'anno, anche se di poco, spingendosi appena oltre il top raggiunto due giorni fa, salvo poi cambiare rotta e riportarsi al di sotto dei 21.500 punti in chiusura di sessione.

L'area dei 21.700 si sta rivelando non facile da superare per il Ftse Mib e un'ulteriore permanenza dei corsi al di sotto di tale soglia potrebbe incoraggiare ulteriori incursioni ribassista.
Conferme al di sotto di area 21.500 apriranno le porte ad una flessione in direzione dei 21.000 punti, sotto cui la discesa proseguirà verso i 20.750 punti prima e i 20.500 punti in un secondo momento.

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Ulteriori spunti rialzisti si avranno con un superamento deciso di area 21.650/21.700 con primo target sulla soglia psicologica dei 22.000 punti. Non saranno da escludere eventuali allunghi oltre questo livello in direzione dei 22.200 punti prima e dei 22.500 in un momento successivo.
Sarà importante una reazione pronta e decisa degli acquirenti per evitare che i venditori possano approfittarne nel tentativo di riconquistare il controllo sul mercato.

I market movers in America e in Europa

In America domani sarà reso noto il dato relativo all'inflazione di aprile che dovrebbe mostrare un progresso dello 0,2% dopo il calo dello 0,3% precedente. Per le vendite al dettaglio di aprile le stime parlano di un rialzo dello 0,6% dopo la flessione dello 0,2% di marzo, mentre al netto della componente auto è attesa una variazione positiva dello 0,3% dalla lettura in pari del mese precedente.

In agenda anche il dato preliminare della fiducia Michigan che a maggio è vista a 97 punti, in linea con l'indicazione precedente, mentre le scorte delle imprese a marzo dovrebbero salire dallo 0,2% allo 0,3%.
In calendario un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, oltre al quale parlerà Patrick Harker, a capo della Fed di Filadelfia.

In Europa si conoscerà il dato relativo alla produzione industriale di marzo che dovrebbe salire dello 0,3% dopo il calo dello 0,3% precedente. In Germania è attesa la lettura preliminare del PIL del primo trimestre visto in salita dello 0,7% contro lo 0,4% dei tre mesi precedenti. Per il dato finale dell'inflazione armonizzata di aprile si stima una lettura sulla parità, in linea con l'indicazione preliminare.
A mercati chiuso è atteso l'aggiornamento del rating della Grecia da parte di DBRS.

I titoli da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari sarà Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) a presentare i numeri del primo trimestre insieme a Trevi Group, B&C Speakers, Biesse, Cembre (Milano: CMB.MI - notizie) , Centrale del Latte d'Italia (IOB: 0N7Y.IL - notizie) , Digital Broksd, Emak (Stoccarda: EK4.SG - notizie) , Esprinet (Londra: 0NFS.L - notizie) , Eurotech (Francoforte: A0HL7K - notizie) , Exprivia (Stoccarda: IW7.SG - notizie) , Irce (Milano: IRC.MI - notizie) , La Doria (Londra: 0F2Q.L - notizie) , Marr (Londra: 0NSS.L - notizie) , Mondo TV (Londra: 110596.L - notizie) , Openjobmetis (Francoforte: 30515276.F - notizie) , PanariaGroup, Poligrafica S.F., Servizi Italia, ACSM-AGAM, Ambienthesis (Milano: ATH.MI - notizie) , Eukedos, Immsi (Milano: IMS.MI - notizie) , Mid Industry Capital (Milano: MIC.MI - notizie) e Pininfarina (Milano: PINF.MI - notizie) .
Sotto i riflettori Banco BPM che nel primo trimestre ha riportato un utile netto della gestione pari a 117 milioni di euro, rispetto alla perdita pro-forma di 266,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2016, mentre i proventi operativi sono saliti del 2,8% a 1,213 miliardi di euro.

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