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Piazza Affari: è bene prepararsi al sell in May and go away?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Carlo Corradin, analista tecnico indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib sta provando a rimbalzare dopo aver violato parzialmente l'area dei 18.000 punti. Si aspetta una ripresa del mercato dai livelli attuali?

Nell'ultima intervista avevamo indicato dei livelli di supporto in area 18.100/17.950 punti. L'indice è sceso poco sotto questa soglia e ciò non è un buon segnale, ma c'è da dire che dopo il recupero dal 7 aprile alla penultima seduta dello stesso mese, il movimento visto nelle ultime giornate può essere inquadrato nell'ottica di un semplice ritracciamento.

Se il Ftse Mib scenderà al di sotto dei 18.100/17.950 punti in chiusura di seduta, ci costringerà a spostare lo sguardo sui 17.200 punti e sui 17.000, ma soprattutto si verrà a perdere lo slancio generato con il recupero delle ultime due decadi di aprile.
Osservando le medie mobili notiamo che i livelli di resistenza si sono un po' abbassati e in caso di recupero potremmo avere segnali positivi già con un breakout dei 18.650 punti, senza dover aspettare quota 19.000.

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Se al contrario il mercato tornerà sotto i 17.950 punti, dovremo accantonare momentaneamente le speranze di un rialzo e non dico entrare in modalità "sell in May and go away", ma almeno assumere un atteggiamento abbastanza prudente.
Consiglio al momento massima attenzione visto che il Ftse Mib è a ridosso di un supporto e in caso di tenuta ci potrebbe stare un rimbalzo.

Come valuta l'attuale impostazione dell'Eurostoxx50 e dell'S&p500? Cosa si aspetta nel breve per questi due indici?

Per l'Eurostoxx50 la correzione è stata più profonda, ma ricordiamo che aveva parlato la scorsa settimana di una migliore impostazione di questo indice rispetto al Ftse Mib. L'Eurostoxx50 si manteneva al di sopra dei 3.110/3.120 e sembrava pronto ad aggredire quota 3.185-3.200 punti.

C'è stato un pesante scivolone nella seduta del 29 aprile, seguito poi da ulteriori flessioni che hanno portato l'indice sotto il supporto dinamico ascendente che si ottiene unendo i minimi dell'11 febbraio e del 7 aprile.
Questo è un segnale di debolezza e ora o l'Eurostoxx500 torna velocemente sopra i 2.975-2.980 punti, oppure l'area di approdo sarà a 2.870-2.860.

Sono rimasto abbastanza deluso dal movimento di questo indice e ora urge un ritorno sopra i 2.975 punti in primis e in seguito una prosecuzione sopra i 3.020/3.030.
In mancanza di ciò l'Eurostoxx50 potrebbe esprimere maggiore negatività rispetto al Ftse Mib.

Passando all'S&P500, non è un buon segnale il mancato superamento dei 2.100 punti, ma da circa due settimana avevamo invitato ad alleggerire le posizioni. Chi lo ha fatto potrebbe iniziare a guardare ad una fase di riaccumulazione perchè se non ci saranno eventi particolarmente negativi, tra i 2.050 e i 2.050 punti si potranno ricostruire le posizioni.

Non credo che si verificherà una correzione come quella di inizio anno o di agosto 2015, e se ci sarà uno storno mi auguro che sia contenuto al di sopra dei 2.000 punti. Questo sarebbe un buon segnale per l'S&P500, ma per il momento è consigliabile rimanere in stand-by.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e di Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ?

Per Unicredit non abbiamo un buon segnale e mi sarei aspettato un contenimento delle prese di profitto sopra i 3,2/3,18 euro, mentre il titolo è andato sotto questo livello e soprattutto è stato respinto dall'area dei 3,55/3,6 euro.
Sarebbe stato importante tornare sopra quest'ultima soglia, mentre siamo costretti ora ad esprimere una moderata negatività su questo titolo.

Da vedere ora se Unicredit riuscirà a difendere la soglia dei 3 euro così da evitare un ritorno sui minimi a 2,78 euro. Per allentare la pressione in vendita il titolo deve recuperare almeno quota 3,2 euro, sopra cui tornerà a mettere nel mirino i recenti massimi relativi.
Tecnicamente Unicredit rimane in una fase di debolezza, ma non ancora del tutto compromessa, per cui possiamo dargli ancora qualche chances su tenuta del supporto.

Simile la configurazione grafica di Intesa Sanpaolo per il quale segnaliamo l'area dei 2,28 euro, sopra cui ci sarà un rimbalzo verso i 2,37 euro. Il ritorno sopra i 2,37/2,4 euro potrebbe favorire un recupero verso i 2,6 euro, ma in mancanza di ciò ci sono i minimi di febbraio e di aprile in area 2,15 euro che gioco forza andranno rimessi nel mirino, ma a quel punto la struttura grafica sarebbe notevolmente indebolita.

Anche per Intesa Sanpaolo negli ultimi tre mesi si è venuta a creare una situazione laterale-negativa che lascia le porte aperte a dei recuperi, ma mi fa essere molto timoroso in caso di ritorno sui 2,2/2,18 euro.

Qual è il suo giudizio su ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli anche alla luce dei recenti movimenti del petrolio?

Su ENI pesa il passo indietro fatto dal petrolio, ma il titolo si trova ancora distanza da un livello interessante rappresentato dai 13/13,1 euro. Sui prezzi attuali si può iniziare a riaccumulare ENI perchè credo che il petrolio non cederà più di tanto.

Molto diversa la situazione grafica di Saipem per il quale il mantenimento della soglia di 0,35 euro lascia ancora aperta la porta ad un riavvicinamento dei recenti massimi a 0,42 euro.
Anche su Saipem andrei a puntare fiches ed eventualmente mi stopperei sotto 0,355/0,35 euro, mentre sui livelli attuali rimane ancora fattibile l'apertura di posizioni long.

STM ha subito un brusco cambio di rotta che lo ha riportato al di sotto dei 5 euro. Come è cambiato lo scenario per questo titolo?

Il dietro-front di STM è stato molto negativo visto che la scorsa settimana eravamo su ottimi presupposti. Il titolo ha poi avviato una discesa che è andata ben oltre quella che può essere una normale correzione e se ora i corsi non torneranno subito al di sopra dei 5,1/5,15 euro, andrei ad alleggerire sensibilmente le posizioni, ma non a chiuderle del tutto.

Rimango dell'idea che il mercato nel medio e lungo termine si riprenderà, ma senza un recupero sopra i 5,1/5,15 euro, STM richiederà necessariamente maggiore prudenza.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Interessante Enel che si trova a ridosso della media mobile a 200 periodi che transita in area 3,9 euro. Il titolo ha ancora margini di tenuta fino a 3,86 euro e potrebbe aver bisogno di un paio di sedute per allentare un po' la pressione in vendita, ma è da tenere sott'occhio in vista dello stacco della cedola che è sempre abbastanza ricca.
Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) potrebbe essere un buon investimento, pur essendo meno performante rispetto ad altre blue chips, ma sicuramente più solido.

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