PIL italiano terzo trimestre
Dopo il susseguirsi di previsioni al rialzo partite dal Governo, fino ad arrivare a BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , OCSE, FMI, CSC (HKSE: 6066.HK - notizie) , arrivano i dati ufficiali ISTAT sul PIL dell'Italia: +0,4% nel terzo trimestre.
Le attese erano per un +0,5%. La somma dei tre trimestri è pari a +1,2%, poco ma è importante.
Il target +1,5% è raggiungibile.
Ma è sufficiente?
Dipende qual è l'obiettivo. Se l'esigenza è quella di sopravvivere sarebbe sufficiente, allo stato attuale c'è anche la necessità di compensare un elevato livello di debito pubblico e supplire al futuro tapering BCE.
Pertanto, tale situazione è ampiamente insostenibile, perchè il debito, soprattutto a causa degli interessi sul debito, vanifica i risultati del PIL.
Pertanto, la situazione è palesemente minata dalle fondamenta ed alla minima sensazione di crisi potrebbe ripetersi lo scenario del 2011.
Le riforme del mercato del lavoro, le politiche di austerity, i PIR ed i piccoli tentativi di rilancio del Paese hanno dato i loro frutti, ma non è sufficiente. Siamo a metà strada, occorre dare un impulso pari o superiore a quello attuale per poter fugare i rischi.
La Commissione Europea ha iniziato a sollevare il warning, la sola presenza di elezioni in Italia ha convinto della necessità di rinviare la discussione alla primavera, ma l'attenzione è tutta concentrata su queste due parole: PIL e debito pubblico italiani.
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