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Pirelli, Rosneft investirà poco più di 500 mln per 13%

MILANO (Reuters) - L'ingresso in Pirelli costerà alla società russa Rosneft poco più di 500 milioni di euro. Lo spiega una fonte vicina alla situazione.

"Una volta formalizzati gli accordi, i russi spenderanno poco più di 500 milioni di euro", osserva la fonte aggiungendo che "con lo scioglimento di Lauro 61 vengono meno gli accordi precedenti legati alla costituzione della società", fra cui "l'obbligo di uscita di Tronchetti nel 2017".

Anzi, nuovi accordi di governance per 5 anni garantiranno a Nuove Partecipazioni la nomina del presidente, carica naturalmente destinata a Marco Tronchetti Provera, cui fa capo la holding, secondo due fonti vicine alla situazione.

A 12 euro per azione, valore di cui parla la nota emessa stamani sull'operazione, il 13,1% di Pirelli vale circa 750 milioni di euro, ma Rosneft si farà carico della quota parte del debito Camfin.

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L'operazione non sembra suscitare grande apprezzamento sul mercato dove il titolo perde parte dell'appeal speculativo. Pirelli, che venerdì scorso era salita in modo deciso e senza motivazioni evidenti, alle 10,45 perde il 2,5% a 11,74 euro.

CLESSIDRA ESCE, UNICREDIT E INTESA RESTANO

Secondo la nota, l'operazione prevede, da un lato, l'uscita da parte di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Clessidra dalla partnership esistente in Lauro61/Camfin e il contestuale parziale reinvestimento da parte di Unicredit e Intesa Sanpaolo in una nuova partnership, anche tramite costituzione di un apposito veicolo.

Rosneft avrà il 50% della società veicolo e il restante 50% sarà detenuto da una newco composta da Nuove Partecipazioni all'80% e, con una quota del 10% ciascuna, da Unicredit e Intesa Sanpaolo. Questa nuova partnership deterrà la quota Pirelli oggi posseduta da Lauro61/Camfin, il 26,2% secondo dati Consob.

Le modalità dell'operazione verrano definite nei prossimi giorni, sempre per la nota.

PIRELLI PUNTA A RAFFORZARE BUSINESS ANCHE IN RUSSIA

Obiettivo dell'accordo è sviluppare le attività e il business di Pirelli, anche rafforzando la rete commerciale in Russia grazie alla capillare presenza sul territorio di Rosneft. Già dalla fine del 2012 Rosneft ha definito con Pirelli una serie di intese commerciali e nel settore della ricerca e sviluppo, in particolare nei materiali per la produzione di pneumatici e nella gomma sintetica.

Quanto alla governance, è previsto che tutte le materie strategiche, la definizione del business plan e il budget di Pirelli siano sottoposte al board dal Presidente e Ceo e siano approvate a maggioranza, come avviene già oggi. Il Presidente e Ceo avrà pieni poteri relativamente alla gestione ordinaria della società.

Le decisioni relative a operazioni straordinarie di Pirelli (aumenti di capitale, fusioni e/o scissioni) saranno oggetto di consultazione tra i soci della nuova partnership e dovranno essere approvati da questi ultimi.

(Paola Arosio)