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Pochi catalizzatori per lo shopping: i titoli da non trascurare

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cirillo, analista tecnico di Alfa Scf, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib si è avvicinato nuovamente alla soglia dei 22.500 che da alcune settimane sta contenendo la spinta rialzista. Quali sono le sue previsioni nel breve?

Il Ftse Mib nel mese di novembre ha performato in modo abbastanza allineato all'andamento degli altri indici europei, vivendo una prima parte del mese negativa, per poi recuperare almeno 500 punti dalla soglia dei 22.000.
L'andamento cui stiamo assistendo da circa due settimane a questa parte è laterale, quindi lo scenario al momento è neutrale, ma personalmente vedo più rischi al ribasso che opportunità rialziste.

L'area dei 23.000 mi sembra una resistenza statica molto significativa e in aggiunta a ciò, con il recente passagio al Senato della riforma fiscale voluta da Trump, e con l'approssimarsi delle riunioni della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) e della Fed, ritengo che da qui a un mese possano venire a mancare quei catalizzatori positivi tali da condurre gli operatori ad assumere nuovamente posizioni lunghe sui principali indici.

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Non dimentichiamo che il Ftse Mib ha corso molto quest'anno, per cui mi sembra anche fisiologico che possa esserci una pausa. Tendenzialmente il periodo pre-natalizio è positivo per i mercati, ma quest'anno le incognite sono parecchie. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) 2018 ci sarà un importante appuntamento elettorale nel nostro Paese che genera già incertezza sul mercato con riferimento al possibile esito dello stesso, motivo per cui mi concentrerei più sulla tenuta dei sostegni statici nel breve per il nostro indice.

Guarderei sicuramente al comportamento delle quotazioni in prossimità dei 22.000 punti, e qualora questo supporto venisse violato andrei ad osservare i 21.000 punti come livello statico di rilievo. Ci tengo a dire che l'impostazione del Ftse Mib resta positiva e anche una discesa fino ai 21.000 punti sarebbe da interpretare come una correzione di un trend primario ascendente, quindi potrebbe essere sfruttata per aprire delle posizioni long.
Al momento come detto prima vedo più rischi al ribasso che potenzialità di upside, anche perchè negli ultimi giorni stiamo vedendo l'incapacità delle quotazioni di superare i 22.500 punti.

Per ora non sembrano esserci le condizioni per assistere al famoso rally di Natale e dubito che dai meeting della BCE e della Fed possano emergere particolari novità. Il mercato sta scontando un rialzo dei tassi di interesse in America a metà mese e l'Eurotower non dovrebbe modificare nulla della sua politica.
Ritengo sia sempre importante avere dei catalizzatori positivi che possano spingere gli operatori ad investire sul mercato, ma al momento non ne vedo molti all'orizzonte.

Nel settore finanziario ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase del mercato?

Vorrei soffermarmi sul settore assicurativo, partendo da Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) che da agosto scorso mostra un andamento sostanzialmente laterale con le quotazioni che si muovono tra i 15 e i 16 euro.
Questo rettangolo di congestione perdura da diversi mesi e un'indicazione più precisa sulla direzionalità futura dei prezzi arriverà dalla rottura rialzista dei 16 euro o dalla violazione dei 15 euro.

Quando siamo in presenza di un rettangolo di congestione ben delineato e definito, si può sempre valutare l'opportunità di aprire posizioni in controtendenza, quindi si potrebbero sfruttare i ritracciamenti fino a 15 euro per andare long, liquidando in prossimità dei 16 euro.
Uscendo da quest'area di oscillazione dei prezzi, guarderemo ai 14,5 euro come sostegno statico e ai 16 euro come livello fondamentale in termini di resistenze statiche.

Uno sguardo anche a UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) che mostra un andamento non dissimile da Generali, visto che anche in questo caso abbiamo una fase pronunciata di congestione, testimoniata anche dall'andamento dell'oscillatore Rsi che su un orizzonte temporale di 14 giorni si trova nella parte intermedia deella banda di oscillazione. Non abbiamo quindi una direzionalità ben definita, ma sarà importante monitorare alcuni livelli statici e mi riferisco in primis agli 1,8 euro e in seguito agli 1,6 euro, mentre al rialzo segnalo i 2 euro e i 2,1 euro.

Nel comparto del lusso qual è il suo giudizio su Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) e Moncler?

Salvatore Ferragamo ha mostrato una fase discendente piuttosto marcata da maggio scorso, ma la stessa sembra essersi interrotta alcune sedute fa in prossimità dei 22 euro. Il titolo ha superato la trendline discendente che unisce i massimi a partire da maggio scorso e questo è un segnale sicuramente da tenere in considerazione.

Un superamento da parte del titolo dei 23,5 euro sarebbe da leggere molto positivamente e potrebbe spingere le quotazioni fino ai 25 euro. Per converso la violazione ribassista dei 20,5 euro, che corrispondono al minimo di periodo segnato intorno al 10 novembre, proietterebbe Salvatore Ferragamo fino ai 19 euro, ma a questo scenario al momento attribuire una minore probabilità di realizzazione.

Mostra sicuramente un'impostazione migliore Moncler che è uno dei titoli più performanti del Ftse Mib da inizio anno. Il titolo, in linea con quanto accaduto per molte delle blue chips, ha subito una battuta d'arresto a novembre, con una correzione verificatasi dopo il test dei 25 euro, resistenza statica più significativa da monitorare nel breve.

Al momento Moncler sta consolidando tra i 23 e i 24 euro, e andrei a verificare la possibilità di eventuali discese per aprire delle posizioni lunghe, soprattutto qualora il ritracciamento dovesse essere più profondo e condurre i prezzi fino ai 20 euro circa.

Moncler è da tenere sotto osservazione e bisogna avere la pazienza e la capacità di valutare quale sarà il momento giusto per entrare in occasione di un ripiegamento.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Vorrei parlare di Brembo che da ottobre scorso è abbastanza sotto pressione, anche se parliamo di un titolo che negli ultimi anni ha performato decisamente bene. Ora le quotazioni si trovano al di sotto della media mobile a 21 giorni e questo nel breve periodo non è un segnale da interpretare in senso positivo. Ritengo però che nella fascia di prezzo tra gli 11,5 e i 12,5 euro Brembo sia da accumulare, pertanto vedrei in questi due livelli dei supporti statici significativi. In termini di resistenze statiche guarderei ai 13,25 euro prima e ai 14 euro in seguito.

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