Yahoo Finanza Ponte Morandi, falsi report su altri viadotti: scattano gli arresti
Svolta nelle indagini della procura di Genova nell'ambito dell'inchiesta relativa ai report "ammorbiditi" sulle condizioni dei viadotti di Spea, società "sorella" di Autostrade per l'Italia del gruppo Atlantia.
La Guardia di Finanza sta eseguendo nove misure cautelari (tre arresti domiciliari e sei misure interdittive) firmate dal gip di Genova Angela Nutini e chieste dal pubblico ministero Walter Cotugno. Coinvolti soprattutto dirigenti e tecnici che avrebbero “edulcorato”' le relazioni sullo stato dei viadotti Pecetti della A26, in Liguria, e il Paolillo della A16, in Puglia.
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Secondo l’accusa, in alcuni casi, i report sarebbero stati pressoché routinari e quindi non corrispondenti al vero stato dei viadotti. La circostanza era emersa nel corso degli interrogatori dei testimoni durante le indagini sul crollo di Ponte Morandi. In particolare i tecnici di Spea avevano raccontato agli inquirenti che i report "talvolta erano stati cambiati dopo le riunioni con il supervisore Maurizio Ceneri, mentre in altri casi era stato Ceneri stesso a modificarli senza consultarsi con gli altri”
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Finiti ai domiciliari Massimiliano Giacobbi (Spea), Gianni Marrone (direzione VIII tronco) e Lucio Torricelli Ferretti (direzione VIII tronco). Le misure interdittive, sospensione dai pubblici servizi per 12 mesi, riguardano tecnici e funzionari di Spea e Aspi: Maurizio Ceneri; Andrea Indovino; Luigi Vastola; Gaetano Di Mundo; Francesco D'antona e Angelo Salcuni.
L'inchiesta bis era partita dopo il crollo del ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, e aveva portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 15 persone tra dirigenti e tecnici di Aspi e Spea.
VIDEO - l video inedito del momento del crollo di Ponte Morandi
