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Portafoglio di dieci società Usa ad elevata cedola trimestrale

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) report di oggi presentiamo ai lettori il nuovo aggiornamento del nostro popolare portafoglio Top Dividend, composto dai dieci titoli Usa con i dividendi più elevati, selezionati con particolari criteri di ricerca e revisione. Prosegue la fase positiva del mercato azionario americano, con l'indice S&P500 che ha chiuso la settimana su nuovi record storici a 2.786,24 punti, sulla scia del sentiment degli investitori, che si attendono risultati in crescita per gli utili aziendali relativi al quarto trimestre 2017, in pubblicazione a partire dai prossimi giorni. Il rialzo è stato accompagnato da un contestuale indebolimento del dollaro, attestato ai minimi degli ultimi 12 mesi, con un cambio a 1,22 nei confronti dell'euro, che ha ridotto i profitti per gli investitori dell'eurozona. In questo contesto, i nostri portafogli hanno chiuso la settimana sui massimi, con ben 19 titoli che hanno registrato rialzi superiori al 2%. Tra questi, spiccano Target Corp, quotato sul Nyse con simbolo TGT, titolo migliore del portafoglio Top Analisti, con un guadagno settimanale pari a +15,4% e Cardinal Health (NYSE: CAH - notizie) , quotato sul Nyse con simbolo CAH, con un guadagno di +13% nelle ultime cinque sedute. Fondata nel 1902 ed oltre 320.000 dipendenti, Target gestisce una catena di oltre 1.800 grandi supermercati discount in tutti gli Stati Uniti.

I prodotti distribuiti sono molto diversificati e in alcuni casi essenziali per la vita quotidiana. Con ricavi annui di 69 miliardi di dollari e utili per 2,7 miliardi, Target Corp quota attualmente a multipli interessanti in borsa. La società ha incrementato il suo dividendo per 46 anni consecutivi e vanta una performance record in borsa pari a +11.420% dal 1972 ad oggi, oltre quattro volte rispetto all'indice S&P500 nello stesso periodo (fonte Morningstar (NasdaqGS: MORN - notizie) ). Cardinal Health è stato oggetto di una nostra recente analisi nel report del 14 novembre scorso, nel quale avevamo confermato il giudizio BUY, con elevati potenziali di crescita nel medio lungo termine. Fondata nel 1979 e circa 50.000 dipendenti, la società è uno dei tre maggiori distributori di farmaci di marca e generici negli Stati Uniti e serve ogni giorno oltre 100.000 centri di assistenza sanitaria tra cui ospedali, cliniche, farmacie, supermercati, studi medici ed altri operatori specializzati, con ricavi per 129 miliardi di dollari. La società fornisce inoltre una vasta gamma di prodotti medicali e di laboratorio ad ospedali, laboratori clinici e centri di chirurgia ambulatoriale. Il titolo offre attualmente un rendimento da dividendo pari al 2,6%, con 32 anni consecutivi di aumenti della cedola. Nonostante i rialzi, manteniamo entrambe le società in portafoglio beneficiando del buon momento di breve termine sui titoli.

Lo sapete quale è la cosa che mi da più piacere? Vedere accreditati i miei dividendi! - John Davison Rockefeller (8 July 1839 – 23 May 1937)

Dopo l'aggiornamento di martedì scorso, che includeva una dettagliata analisi del portafoglio ETF Italia, l'edizione di oggi è interamente dedicata al nostro portafoglio Top Dividend, il popolare modello che si compone dei dieci titoli quotati a Wall Street con il maggiore dividendo. Il mese appena trascorso è stato positivo per il portafoglio, con un rialzo di +3% nelle ultime 4 settimane, grazie al forte rimbalzo di Seagate Technology (Francoforte: STT.F - notizie) , quotato sul Nasdaq (Francoforte: 813516 - notizie) con simbolo STX (KSE: 011810.KS - notizie) , che ha messo a segno un progresso record di +22% in sole quattro settimane raggiungendo e superando di slancio il target assegnato dagli analisti. Dopo il rialzo, il titolo è sceso all'ultimo posto per rendimento da dividendo tra i dieci titoli che compongono il portafoglio, con un yield di 4,9% sulle attuali quotazioni di borsa. Considerato il price earning ancora moderato a sole 11 volte gli utili attesi per l'anno in corso, manteniamo anche per questo mese il titolo in portafoglio.

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Nonostante il buon incremento complessivo del portafoglio nell'ultimo mese, il dividendo medio dei dieci titoli è cresciuto leggermente, passando dal 8,8% medio del mese scorso a 8,9% di oggi e confermando il livello particolarmente elevato delle cedole attese per il portafoglio. In aggiunta ai dividendi, il target medio assegnato dagli analisti per i dieci titoli che compongono il portafoglio è pari a +11,8% per i prossimi 6-12 mesi. In sintesi, tra dividendi previsti e obiettivi di crescita, i potenziali complessivi superano ancora il 20% annuo. L'obiettivo del nostro modello Top Dividend è di selezionare su base mensile i dieci titoli quotati a Wall Street con il dividendo più elevato. Questo portafoglio, partito nel settembre di 17 anni fa, ha messo a segno una performance complessiva record, pari a +668%, contro +174% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo, confermando l'efficacia delle strategie a dividendo nel lungo termine, in un intero ciclo di mercato. Top Dividend è un potente strumento che permette di beneficiare di una elevata rendita passiva, con oltre 40 incassi annui derivanti da dividendi, abbinata a potenziali capital gain di medio termine. Top Dividend è uno dei tre portafogli internazionali inclusi nel servizio online di Secondo Livello e viene elaborato utilizzando un sofisticato sistema di ricerca in grado di identificare ogni mese un ristretto gruppo di dieci società caratterizzate da dividendi periodici attestati ai massimi livelli e fondamentali a sconto rispetto al mercato. Storicamente i titoli a dividendo sono stati caratterizzati da andamenti più stabili rispetto al mercato, assicurando agli investitori una continuità di entrate durante tutti i mesi dell’anno, indipendentemente dall'andamento degli indici di borsa. Autorevoli studi confermano l'importanza dei dividendi nel lungo termine:

50 anni di borsa a Wall Street - Analisi storica dei dividendi

Nel lungo termine i dividendi sono stati la maggiore componente per la performance complessiva del mercato azionario. Lo conferma uno studio aggiornato a fine dicembre 2017, che riportiamo oggi e che misura il rendimento secolare della borsa Usa dal 1871, con e senza dividendi. Mentre i capital gain sono una componente più volatile che si realizza solo nel caso della vendita dei titoli, i dividendi sono flussi periodici di denaro contante, derivante dagli utili aziendali, che le società trasferiscono con regolarità sui conti correnti dei propri soci. Per queste ragioni, continuiamo a ricercare e preferire società caratterizzate da elevate distribuzioni cedolari per i nostri portafogli, in grado di garantire flussi stabili di entrate in tutti i mesi dell'anno e con qualsiasi andamento di mercato.

Per analizzare l'incidenza dei dividendi sulle performance di lungo periodo, abbiamo considerato l'andamento storico dell'indice S&P500 degli ultimi 50 anni (dicembre 1967 - dicembre 2017), escludendo ed includendo i dividendi nel calcolo. L'indice S&P500 è uno dei più importanti, e raggruppa le 500 aziende Usa maggiormente capitalizzate. Come si evidenzia dalla tabella sotto (fonte dqydi.net), la performance storica dell'indice nel periodo è stata pari a +2.691% senza considerare i dividendi, per un tasso annuo composto pari al 6,8%. Aggiungendo al conteggio il reinvestimento dei dividendi, la performance complessiva quadruplica e passa a +11.916%, per un tasso annuo composto pari al 10%. In sintesi, gran parte dei guadagni in borsa negli ultimi 50 anni sono stati ottenuti dal costante reinvestimento dei dividendi.

Considerando l'intero periodo storico del mercato azionario Usa, e analizzando le performance secolari, notiamo che i dividendi acquistano ancora maggiore importanza nella determinazione delle performance complessive. Dal gennaio 1871 ad oggi la performance della borsa Usa è stata pari al 4,4% annuo composto senza dividendi e del 9,1% annuo composto calcolando il reinvestimento dei dividendi. Il potente effetto leva generato dell'interesse composto amplifica in maniera esponenziale i risultati. In numeri assoluti questo significa una performance pari a +56.017% senza dividendi e +31.686.805% con i dividendi! (vedi tabella su strategyinvestor.com)

Perchè i dividendi contano - Analisi storica Guinness Atkinson Funds

Secondo uno studio realizzato da Guinness Atkinson Funds, che prende in considerazione un periodo di 60 anni di borsa, più si allunga il mantenimento dei titoli in portafoglio e più i dividendi contano nel totale delle performance generate. Dal 1940 al 2011, con una media di mantenimento dei titoli in portafoglio pari ad un anno, i dividendi hanno contato per il 27% della performance complessiva dell'indice S&P500. Incrementando il periodo di possesso dei titoli a tre anni, i dividendi hanno contato per il 38%, a cinque anni il 42%, a dieci anni il 48%, fino ad arrivare al 60% per periodi di investimento di 20 anni. Considerando invece l'intero periodo analizzato, dal 31 dicembre 1940 al 31 dicembre 2011, i dividendi reinvestiti costantemente hanno contato per oltre il 90% della performance complessiva. Un capitale di 100 dollari investito nel 1940 è diventato circa 174.000 dollari alla fine del 2011 con i dividendi reinvestiti, contro circa 12.000 dollari senza considerare i dividendi.

Boom della domanda di nuovi strumenti a rendita passiva come fonte di entrate integrative

Secondo l' Ufficio Censimento degli Stati Uniti, il 13% della popolazione americana già oggi è classificata come "pensionata", con un'età media superiore ai 65 anni. Considerato che la speranza di vita media negli Usa è pari a 79 anni, per mantenere adeguato il tenore di vita precedente, questa parte della popolazione deve vivere per decenni con le rendite periodiche ottenute dai propri investimenti. Con un numero sempre maggiore di persone nate tra il 1946 e il 1964 che stanno entrando ogni giorno in questa categoria, la domanda di prodotti ad elevata rendita o dividendo dovrebbe evidenzia Autore: Paolo Crociato Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online