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Poste I: shopping dopo i conti. Corale il buy degli analisti

Una seduta tutta in salita con una chiusura sui massimi intraday quest'oggi per Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) che è riuscito ad occupare una delle prime posizioni nel paniere delle blue chips, mostrando una forza relativa nettamente superiore a quella del Ftse Mib. Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un calo di circa un punto e mezzo percentuale, si è riscattato quest'oggi con un bel rally, fermandosi a 6,195 euro, con un rialzo del 3,51% e oltre 3,2 milioni di azioni scambiate, al di sotto della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 4,7 milioni di pezzi.

I risultati del primo semestre del gruppo

Poste Italiane ha solleticato l'appetito degli investitori sulla scia dei risultati del primo semestre dell'anno diffusi ieri dopo la chiusura di Piazza Affari. Il gruppo nel periodo in esame ha riportato un utile netto consolidato in rialzo del 29,9% a 565 milioni di euro, mentre i ricavi, inclusivi dei premi assicurativi, sono aumentati del 10,9% a 17,7 miliardi di euro.

Il risultato operativo consolidato si è attestato a 843 milioni di euro, con un incremento del 32,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre la posizione finanziaria netta mostra un avanzo di 7,04 miliardi di euro, contro gli 8,66 miliardi di fine 2015, risentendo principalmente del decremento di fair value degli strumenti finanziari di 1,398 miliardi di euro.

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Commentando questi numeri, l'AD e direttore generale di Poste Italiane, ha affermato che il gruppo proseguirà nell'attuazione dei suoi piano anche nella seconda metà del 2016, anno in cui è confermata la politica dei dividendi.

I giudizi dei broker sui conti e le strategie per il titolo

Gli analisti di Equita SIM salutano con favore i risultati consegnati da Poste Italiane che nel secondo trimestre sono stati superiore alle attese, grazie al capital gain di 121 milioni di euro derivante dalla cessione di Visa Europe.
La SIM milanese ha deciso di migliorare le stime sull'utile netto di quest'anno da 602 a 658 milioni di euro, alzando le previsioni sul dividendo di quest'anno da 0,37 a 0,41 euro per azione.
La view su Poste Italiane resta positiva, con una raccomandazione "buy"e un prezzo obiettivo ritoccato al rialzo da 8,4 a 8,6 euro.

Anche Goldman Sachs invita all'acquisto con un target price a 7,5 euro sulla scia de buoni conti diffusi dal gruppo. Per l'anno in corso la banca americana si aspetta un dividendo per azione pari a 0,4 euro, per poi salire a 0,42 euro nel 2017 e a 0,44 euro per il 2018.

Lo stesso rating "buy" viene ribadito da UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) che però ha ritoccato verso il basso il fair value da 8 a 7,7 euro. Una mossa che riflette un taglio delle stime sull'utile per azione nell'ordine del 3%-4% per i prossimi due anni, scontando un calo delle stime di utile per divisione Financial Services, visto che gli analisti si aspettano che i bassi tassi di interesse a lungo termine avranno un impatto negativo su questo segmento. Nessuna variazione per le previsioni sull'utile per azione di quest'anno confermate a 0,49 euro.

Scommette su Poste Italiane anche Mediobanca Securities, secondo cui il titolo è destinato a sovraperformare il mercato, con un prezzo obiettivo ridotto però da 8,5 a 7,7 euro, per tenere conto di un più elevato premio al rischio sul settore finanziario italiano.
Sulla scia dei conti definiti in linea con le attese, gli analisti hanno migliorato la stima di utile netto per azione a 599 milioni di euro e quella sul dividendo per azione 2016 da 0,35 a 0,37 euro.

Meno entusiastica la view del Credit Suisse (Londra: 0QP5.L - notizie) che dopo una semestrale in linea con le attese, mantiene fermo il rating "neutral" e il target price a 6,6 euro per Poste Italiane, considerato comunque come un porto relativamente sicuro nell'attuale contesto di mercato.

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