Poste Italiane: in campo misure anti-spread, non ci sono timori su dividendo

ROMA (Reuters) - Poste Italiane ha messo in campo una serie di misure per assorbire il livello di spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi raggiunti nelle ultime settimane e non teme per il previsto aumento del dividendo, atteso quest'anno a 44 centesimi.

Lo ha detto l'amministratore delegato Matteo Del Fante.

Intorno alle 9,30 a Piazza Affari il titolo guadagna circa 5%.

"Il gruppo ha avuto un approccio proattivo nel corso dell'ultimo trimestre alla gestione dell'allargamento dello spread, e quindi oggi diremo che per quanto riguarda Poste Italiane abbiamo messo in piedi una serie di misure per avere assorbito ed essere in grado di assorbire un livello di spread come quello raggiunto nelle ultime settimane", ha detto Del Fante durante una call conference con i giornalisti dopo l'annuncio dei risultati del terzo trimestre.

Poste Italiane detiene titoli di Stato per 50 miliardi in Banco Posta e per 70 miliardi in Poste Vita, ha detto l'AD.

Rispondendo a una domanda sulla sostenibilità del dividendo con un livello di spread ancora più ampio, dopo che nelle settimane ha superato i 300 punti base, Del Fante ha detto: "C'è un limite anche credo proprio tecnico di sostenibilità che è molto lontano dai livelli attuali... La risposta è sì, Poste si è impegnata a far crescere il dividendo del 5%, da 42 a 44 centesimi. Siamo molto confidenti di poterlo mantenere".

Il peso dello spread riguarda in particolare Poste Vita, che vede il solvency ratio II al 172%, dopo il 185% toccato alla fine del primo semestre. Del Fante ha detto che non si procederà a un aumento del capitale di Poste Vita, che invece ridurrà il payout verso la capofila. L'AD ha detto che annuncerà nello specifico altre misure nel corso di un call con gli analisti in mattinata.

Del Fante ha detto anche che il dossier sull'RC Auto, campo in cui Poste ha deciso di entrare nell'ambito del piano Delivery 2022, è sospeso per "approfondimenti tecnici" e "valutazioni puntuali", confermando però che l'azienda è "assolutamente" interessata e ha ricordato che il piano prevede comunque i primi ricavi nel 2021.

(Massimiliano Di Giorgio)