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Poste lancia nuovo piano, scommette su assicurazioni e pacchi, sì a Rc auto

di Francesca Landini e Massimiliano Di Giorgio

MILANO/ROMA (Reuters) - Poste Italiane ha presentato oggi il piano industriale a lungo atteso, che promette di aumentare profitti e dividendi grazie a nuovi prodotti assicurativi, come la Rc auto, e all'importanza crescente dei pacchi.

Gli impegni annunciati dall'amministratore delegato Matteo Del Fante, in carica dal marzo 2017, sembrano piacere alla borsa, dove il titolo arriva a salire di oltre il 6%.

Il piano Deliver 2022 annuncia un aumento del profitto operativo con una crescita media annua del 10% in cinque anni, raggiungendo gli 1,8 miliardi nel 2022, grazie al miglioramento dei ricavi, all'aumento dell'efficienza e alla riduzione dei costi in tutti i settori.

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Tra i tagli previsti, il calo di 15.000 dipendenti, compensato dalla promessa assunzione di 10.000 figure professionali, tra cui 5.000 esperti di finanza e assicurazioni.

Del Fante ha detto che il piano si basa "su ipotesi prudenti con un rischio di esecuzione limitato", con una serie di miglioramenti per le quattro divisioni aziendali: servizi assicurativi, servizi finanziari, pagamenti digitali e pacchi.

L'AD ha escluso fusioni e acquisizioni per il periodo di esecuzione del piano e ha detto che la crescita sarà organica.

"Ci espanderemo nelle assicurazioni non-vita, compreso il settore Rc auto", ha detto ancora Del Fante, confermando le anticipazioni di Reuters di alcuni mesi fa. L'AD ha precisato comunque che l'avvio del nuovo business avverrà "in un modo molto graduale".

Poste punta molto sui pacchi, anche per compensare il calo costante della corrispondenza. Il piano prevede un "modello innovativo di consegna delle lettere e dei pacchi" basato sul volume e sulla densità di popolazione, con consegne anche pomeridiane e nel fine settimana. I ricavi dei pacchi dovrebbero aumentare di oltre il 70%, con l'obiettivo di portare la quota di mercato di Poste al 40% dal 30% attuale.

Il settore dovrebbe arrivare vicino al break-even nel 2022, ha spiegato il Cfo Roberto Giacchi.

Per attrarre gli investitori, il piano prevede un aumento dei dividendi del 5% l'anno -- rispetto agli 0,42 euro del 2017 -- fino al 2020 e con payout minimo del 60% dal 2021.

Per il momento, invece, non c'è nessuna novità su un'eventuale nuova fase di privatizzazione, dopo lo stop di fatto di fine 2016. Del Fante si è limitato a dire che dipende dagli azionisti, cioè di fatto dal prossimo governo, dato che il Tesoro possiede il 29,3% circa di Poste, Cassa Depositi e Prestiti il 35%.

I profitti netti complessivi dovrebbero crescere a 1,2 miliardi di euro nel 2022, rispetto ai 700 milioni di euro del 2017.