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Prada, possibile superare target 4,5 mld ricavi già in 2023 - Bertelli a Reuters

Una vetrina Prada a Hong Kong

di Claudia Cristoferi e Elisa Anzolin

MILANO (Reuters) - Prada potrebbe superare già quest'anno i 4,5 miliardi di ricavi previsti inizialmente per il 2024-2026, se non ci saranno nuovi eventi esterni a turbare i mercati.

Lo ha detto in un'intervista a Reuters Patrizio Bertelli, principale azionista del gruppo del lusso con la moglie Miuccia Prada.

"L'anno è iniziato bene. Ci sono le premesse per raggiungere e superare i 4,5 miliardi di ricavi nel 2023, ma vedremo, bisogna essere prudenti", ha detto Bertelli al termine del Cda che ha approvato il bilancio 2022 con un fatturato in crescita a 4,2 miliardi e un Ebit adjusted al 20,1% delle vendite, già pari al target di medio termine indicato a novembre 2021.

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L'obiettivo di Ebit margin al 20% "non è mai stato un tetto massimo, c'è spazio per crescere ancora", ha sottolineato l'imprenditore.

Prada, che ha sede a Milano e anima produttiva in Toscana, è quotata a Hong Kong. Da tempo sta valutando l'ipotesi di un dual listing a Milano, che "rimane una possibilità" anche se ci sono ancora "fattori tecnici da risolvere, solo dopo si potrà valutare la tempistica ideale".

Un'altra opzione, che non esclude la prima, è l'inclusione nel programma Stock Connect che collega le borse di Hong Kong e Shanghai.

Bertelli, 76 anni, ha avviato un passaggio generazionale lasciando il ruolo di AD ad Andrea Guerra, in carica dal 26 gennaio. L'obiettivo è lasciare "nel giro di 3-4 anni" il gruppo in mano al primogenito Lorenzo, già responsabile del Marketing e della Corporate Social Responsibility.

"Pensiamo di aver fatto un passaggio giusto, in un tempo che che permette a me e Miuccia di trasmettere il nostro know how. Lo abbiamo fatto per lo stile con Raf Simons e per il management, chiamando tanti manager giovani".

Nel decennio in cui ha guidato Luxottica (oggi confluita in EssilorLuxottica), Guerra, 57 anni, ha dato impulso alla crescita del gruppo di occhialeria anche tramite operazioni di M&A.

Bertelli però ritiene che il tempo per acquisire brand sia ormai finito. "La nostra politica aziendale non prevede acquisizioni, ci vogliamo concentrare sui nostri marchi salvo piccole operazioni di carattere industriale per preservare la filiera. Il tempo delle grandi acquisizioni è passato, non è più il momento", dice, spiegando che ora è più difficile trovare spazi nei canali distributivi per fare crescere un marchio. "Questo è il tempo del consolidamento e della crescita organica".

Per Bertelli, che resta consigliere esecutivo e sarà nominato presidente di Prada, non è però ancora il tempo per ritagliarsi spazi di riposo. "Mi fanno lavorare ancora di più!", ha detto scherzando. "Il 2023 sarà impegnativo per me e Miuccia perchè dovremo pensare a tutto il passaggio del nostro know how".

(editing Stefano Bernabei)