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Prada, utile 2014 in calo 28%, focus 2015 su crescita organica

Una modella indossa una scarpa Prada. REUTERS/Alessandro Garofalo

HONG KONG/MILANO (Reuters) - Archiviato un 2014 che ha visto il primo calo dell'utile netto annuale dalla quotazione a Hong Kong quattro anni fa, Prada affronta l'esercizio in corso focalizzandosi sulla crescita organica e sull'incremento della produttività dei negozi.

Per il 2015 il gruppo del lusso si aspetta che le vendite a parità di negozi, in calo 'high single-digit l'anno scorso, tornino positive e che i margini si stabilizzino o aumentino, hanno detto i vertici durante la conference call sui risultati.

"Il 2014 ha rappresentato per il gruppo Prada un anno di pausa nel suo percorso di sviluppo", commenta nella nota sul bilancio l'AD Patrizio Bertelli. "La sfida del prossimo futuro sarà rappresentata dalla capacità di adattarsi al rapido evolvere dei mercati".

La società sta lavorando per contenere i costi nel breve termine e su misure più ampie che aumenteranno l'ottimizzazione della rete distributiva e l'efficienza complessiva delle attività.

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Il gruppo - che negli ultimi tre anni ha aperto 250 negozi, molti più delle rivali - sta rallentando il ritmo d'espansione per concentrarsi maggiormente sulla crescita delle vendite a parità di perimetro.

Per quest'anno sono in programma 28 negozi (di cui sei conversioni), mentre per il 2016-2017 le nuove aperture non dovrebbero superare le cinque o sei all'anno.

I risultati del 2014 sono stati condizionati in particolare dal rallentamento registrato in Cina e in Europa, che la crescita delle Americhe e del Giappone non è riuscita a compensare.

Il gruppo italiano, a cui fanno capo anche i marchi Miu Miu e Church's, ha chiuso l'anno con un utile netto in diminuzione del 28% a 450,7 milioni di euro, leggermente sotto le attese, a fronte di ricavi totali in calo dell'1%. Le vendite nell'area Asia-Pacifico, che pesano per oltre un terzo sul giro d'affari complessivo, sono scese del 3,1%.

Proposto un dividendo invariato a 11 centesimi di euro per azione.

Come altri gruppi del lusso, Prada ha registrato un calo delle vendite in Cina e a Hong Kong dopo il giro di vite del governo sulla corruzione, che prendeva anche la forma di sontuosi doni ai funzionari pubblici, e dopo le proteste che si sono svolte alla fine dello scorso anno a Hong Kong, con il numero dei turisti cinesi diminuito drasticamente. Anche Macao, il maggiore centro di giochi d'azzardo al mondo, ha registrato un deciso calo dei facoltosi turisti cinesi.

Il contesto geopolitico è ancora incerto e in particolare resta da chiarire la situazione di Honk Kong e Macao, che pesa sui margini, hanno sottolineato i vertici.