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Premio di produttività: ecco come funziona

Il ministro del Lavoro ha firmato il decreto attuativo che rende operativa nella legge di Stabilità la tassazione agevolata al 10% dei premi di produttività fino a 2.500 euro

Il ministro del Lavoro alleggerisce il carico fiscale sui premi di produttività. Infatti con la firma del decreto attuativo della nuova Legge di Stabilità, i lavoratori usufruiranno di una tassazione agevolata al 10% sui premi di produttività fino a 2.500 euro. Per renderla completamente effettiva, manca la firma del ministro dell'Economia. Poi la nuova norma verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Ecco chi potrà beneficiarne e come funzionerà il nuovo incentivo fiscale.

I numeri. Fino ad oggi per chi riceveva un premio di produttività fino a 2.000 euro, ne intascava netti solo 1.288. Infatti su quei soldi il lavoratore paga l'Irpef (con aliquote del 23% fino a 15 mila euro, del 27% dal 15 a 28 mila euro e del 38% da 28 fino a 55 mila euro). Con la nuova norma, ogni dipendente destinatario di un premio fino a 2.000 euro ne incasserà netti 1.635 perché lo stato abbasserà la tassazione al 10%. Il premio di produttività va solo a quei lavoratori che guadagnano meno di 50 mila euro lordi all'anno. Durante il governo Berlusconi il premio di produttività poteva essere dato solo a chi percepiva fino a 40 mila euro lordi l'anno. In passato il premio poteva arrivare però fino a 6.000 euro annui.

Come misurare il premio di produttività. Il decreto attuativo appena firmato stabilisce che il premio viene assegnato solo se esiste un accordo tra azienda e sindacato. Il conferimento di questo denaro deve corrispondere al raggiungimento di precisi obiettivi, misurabili e verificabili con gli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. Gli effetti di questi miglioramenti si potranno verificare sui processi e i prodotti, o sulla riorganizzazione dell'orario di lavoro non straordinario. Inoltre il decreto prevede che si possa ricorrere a modalità di svolgimento spazio temporali della prestazione lavorativa, il cui raggiungimento sia verificabile in modo obiettivo attraverso il riscontro di indicatori numerici o di altro genere appositamente individuati.

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I parametri. Il decreto elenca 20 parametri da agganciare al premio di produttività: volume della produzione rispetto ai dipendenti; fatturato per dipendente; margine operativo lordo; indici di soddisfazione del cliente; diminuzione di riparazioni e rilavorazioni; riduzione degli scarti di lavorazione; percentuale di rispetto dei tempi di consegna; rispetto delle previsioni di avanzamento lavori; modifiche dell’organizzazione del lavoro; lavoro agile; modifiche dei regimi di orario; rapporto tra costi effettivi e costi previsti; riduzione dell’assenteismo; brevetti depositati; riduzione dei tempi di sviluppo di nuovi prodotti; riduzione dei consumi energetici; riduzione degli infortuni; riduzione dei tempi di lavorazione; riduzione dei tempi di commessa. Una voce è dedicata all’individuazione di altri parametri a discrezione di sindacati e imprese.

Perché il limite è fissato a 2.500 euro. L'ammontare detassabile previsto dalla Legge di Stabilità sale da 2.000 a 2.500 euro se nel contratto tra azienda e sindacato sono previsti "strumenti e modalità di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro da realizzarsi attraverso gruppi di lavoro nei quali operino responsabili aziendali e lavoratori".

Welfare al posto del premio. Le aziende potranno offrire servizi al posto del denaro come premio di produttività. Per coloro che usufruiranno di questa opzione, il premio non verrà tassato e si potranno ricevere servizi come l'assistenza di una badante o l'asilo nido per l'intero valore del limite stabilità dalla legge, cioè 2.000 euro. Il datore di lavoro sarà dispensato dal versare i 560 euro di contributi abbinati al premio. Si tratta di una misura pensata per le piccole imprese, che potranno usare questo trumento per la contrattazione di produttività. Tra i servizi che possono essere acquistati con questa somma ci sono asili nido, mensa, ludoteche, centri estivi o invernali, borse di studio per i famigliare, assistenza domiciliare per anziani o persone non autosufficienti.

Voucher. Non tutte le aziende possono accreditarsi presso strutture che offrono servizi di welfare da destinare ai propri lavoratori. Ecco dunque che la legge di Stabilità offre la possibilità di garantire l'accesso a questi beni immateriali tramite l'utilizzo di voucher. All'articolo 6 del decreto si legge che i voucher "non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare, non possono essere monetizzati o ceduti a terzi e devono dare diritto a un solo bene, prestazione, opera o servizio per l’intero valore nominale senza integrazioni a carico del titolare".

Utili. Se i dipendenti partecipano agli utili dell'azienda, anche queste somme riceveranno un trattamento fiscale agevolato pari a quello destinato al premio di produttività.

Quanto è stato stanziato per la norma. A copertura di queste novità, sono stati stanziati 433 milioni per il 2016, 589 per il 2017 e 584 per il 2018. Farà fede l’anno solare in cui il premio di produttività viene pagato.