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Preservare la liquidità a Piazza Affari: i titoli buy di gennaio

Mancano ormai davvero poche sedute alla fine dell'anno e almeno fino a questo momento il mese di dicembre è stato caratterizzato da un modesto rialzo dei mercati azionari globali, grazie alla spinta della riforma fiscale americana approvata definitivamente ieri.

Diverso il discorso a Piazza Affari dove il Ftse Mib presenta un bilancio ancora negativo da inizio mese, complice soprattutto l'alleggerimento dello spread per via dell'approssimarsi delle elezioni politiche in Italia, previste ad inizio marzo.

Equita resta cauta sull'equity per diversi motivi: ecco quali

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) consueto aggiornamento mensile, gli analisti di Equita SIM non cambiano il loro approccio cauto nel portafoglio, seguito per tutto il 2017. La SIM milanese ritiene infatti sia opportuno mantenere un buffer di liquidità per diversi motivi.

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In primis c'è un livello estremamente elevato di compiacenza: secondo gli analisti i massimi e prolungati acquisti di titoli da partre delle Banche Centrali hanno distorto la percezione del rischio, forzando gli investitori ad aumentare sempre più la percentuale di azioni e bond high yield in portafoglio, ed ad incrementare la duration obbligazionaria da una media di 3 anni a 7.

In secondo luogo, negli Stati Uniti inizia ad emergere qualche segnale di accelerazione dell'inflazione, con i prezzi alla produzione che crescono di oltre il 2% da tre mesi, complice il rialzo delle materie prime e il miglioramento del mercato del lavoro.
Secondo gli esperti se il rischio principale diventasse non più la deflazione ma l'inflazione, gran parte degli investitori si troverebbe con portafogli squilibrati e la Fed non potrebbe intervenire in loro aiuto.

L'approccio cauto sull'azionario è anche legato al fatto che la liquidità dei mercati, soprattutto obbligazionari, è fortemente diminuita. A ciò si aggiunga che il 2018 sarà l'anno in cui gli acquisti delle Banche Centrali scenderanno da 2 trilioni di dollari annui a circa 600 miliardi.

Infine, un altro fattore di preoccupazione per Equita SIM è rappresentato dai junk bond che stanno iniziando ad evidenziare qualche minimo segnale di stress, non a caso il rispettivo ETF non ha seguito l'indice S&P500 nel recente rialzo.

I titoli da mettere in portafoglio a gennaio

Quanto ai titoli di Piazza Affari da inserire in portafoglio per il mese di gennaio, gli analisti hanno apportato alcune modifiche ai pesi, in modo che i cinque titoli sovrappesati coincidessero con i best pick per il 2018.

Per questo motivo è stato ridotto il peso di A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) che resta un titolo da acquistare con un prezzo obiettivo a 1,73 euro, ma viene dato meno spazio anche a Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) per il quale viene confermata la raccomandazione "buy". Ridotta anche l'esposizione su Moncler e Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) , ma anche in questo caso il rating è "buy"!, con un target price a 26,7 euro per il primo e a 4,6 euro per il secondo.

Aumentato invece il peso in portafoglio di CNH Industrial che resta un titolo da acquistare con un fair value a 13,4 euro. Maggiore esposizione anche per Pirelli e Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) , entrambi coperti con un rating "buy" e un prezzo obiettivo a 8,2 euro nel primo caso e a 15 euro nel secondo.

Quanto agli altri titoli presenti nel portafoglio suggerito per il mese di gennaio troviamo Brembo, Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) e Leonardo Finmeccanica tra gli industriali, Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) nel settore, Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) , Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) nel comparto finanziario.

Nell'oil oltre al già citato Tenaris troviamo ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) , mentre tra le utilities è presente Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) . Segnaliamo inoltre Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) e Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) , quest'ultimo nella versione delle azioni di risparmio.

I best pick per il 2018 tra le blue chips e le small caps

Sempre oggi Equita SIM ha indicato i suoi best pick per il 2018, ossia i titoli da preferire nel nuovo anno e si tratta di: Buzzi Unicem, CNH Industrial, Tenaris, Telecom Italia risparmio e Unicredit.

Quest'ultimo in particolare è da acquistare con un prezzo obiettivo a 20,4 euro, alla luce di un profilo rischio-rendimento definito interessante dagli analisti, secondo cui Unicredit è la banca italiana meglio equipaggiata per affrontare il contesto sempre più difficile in termini di qualità dell'attivo, capitale ed evoluzione tecnologica.

Tra le small cap invece, le preferite per il prossimo anno sono Autogrill (Milano: AGL.MI - notizie) , Cattolica Assicurazioni, Cementir, Iren (Londra: 0MUN.L - notizie) e OVS.

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