Pressioni Bce su banca austriaca Raiffeisen per uscire da Russia - fonti

Il logo di Raiffeisen Bank International nella sede centrale di Vienna

VIENNA (Reuters) - La Banca centrale europea sta facendo pressione sull'austriaca Raiffeisen Bank International affinché cessi le sue attività altamente redditizie in Russia.

Lo hanno riferito a Reuters cinque fonti a conoscenza della situazione.

Le pressioni arrivano dopo che un alto funzionario degli Stati Uniti che si occupa di sanzioni ha sollevato dubbi sulle attività di Raiffeisen in Russia durante una visita a Vienna il mese scorso, ha detto una fonte, che ha chisto l'anonimato data la natura delicata della questione.

Le pressioni di Washington e della Bce stanno alzando la posta in gioco per l'Austria e per la seconda banca nazionale, che svolge un ruolo chiave nell'economia russa, ma anche un ruolo sempre più contestato a causa del protrarsi della guerra di Mosca in Ucraina, iniziata oltre un anno fa. Molte società occidentali, tra cui la banca francese Societe Generale, hanno già lasciato la Russia.

Sebbene la Bce non chieda a Raiffeisen di lasciare immediatamente il paese, l'istituto centrale richiede un piano d'azione per il disimpegno, secondo due fonti. Una fonte ha detto che tale piano potrebbe includere la vendita o la chiusura della banca russa del gruppo.

"Abbiamo chiesto alle banche di continuare a monitorare da vicino l'attività in Russia e, idealmente, di ridurla e di smantellarla il più possibile", ha detto un portavoce della Bce, aggiungendo di aver fatto lo stesso con tutte le istituzioni interessate da quando Mosca ha lanciato l'invasione dell'Ucraina.

Raiffeisen, tuttavia, non ha ancora intenzione di presentare un piano di questo tipo, hanno detto le fonti, e alcuni funzionari del governo austriaco vedono la richiesta come un'ingerenza straniera ingiustificata.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)