Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 5 hours 37 minutes
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    37.251,66
    -828,04 (-2,17%)
     
  • EUR/USD

    1,0633
    -0,0014 (-0,13%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.369,34
    +531,32 (+0,92%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.294,82
    +409,28 (+46,21%)
     
  • HANG SENG

    16.385,87
    0,00 (0,00%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     

Previsioni 2022, Forrester: serve coraggio, digitale, innovazione, ESG o ‘morte’

Forrester Research Inc. (FORR), quotata al Nasdaq, ha appena pubblicato il suo ebook sulle previsioni 2022 dal titolo emblematico della situazione che viviamo: “Forze destabilizzanti richiedono decisioni coraggiose”.

Serve, cioè, lo stesso coraggio e la medesima intraprendenza che i nostri nonni (o bis nonni) ebbero dopo la seconda guerra mondiale, quando spettò loro ricostruire la società anche sul lato economico.

Questi due anni di pandemia, scrive Forrester, hanno mostrato meglio come la “disruption” dell’era digitale “incombe”, anzi, è diventata travolgente grazie ai lockdown che hanno permesso a chi era già digitalizzato di non subire danni economici o di calmierarli, se non addirittura guadagnare di più (vedasi Amazon, Zoom).

Quindi, se ad alcuni imprenditori abituati a usare penna e carta risulta difficile mettere da parte questi strumenti, il report Previsioni 2022 di Forrester fa comprendere loro una cosa molto chiara: ho si cambia o si muore commercialmente parlando.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Siamo, cioè, più di prima ad un punto di svolta che lascerà indietro le imprese incapaci o restie a digitalizzarsi e farà avanzare quelle che invece accetteranno il cambiamento. Del resto è così che, oggi, a distanza di secoli, abbiamo delle società che esistono ancora e altre no.

Gli investitori richiedono sempre più l’aderenza ai valori ESG (Environmental, social and corporate governance) e per questo le società, anche quelle quotate, saranno spinte ad adottarli. Vedasi la Borsa di Milano che ha attivato un indice apposito: MIB ESG. Naturalmente la pressione sarà tale che alcune società si troveranno costrette loro malgrado a cedere alla più semplice via del “greenwashing”, e per questo l’investitore dovrà stare molto attento.

Il parere di Forrester riportato nelle sue previsioni 2022 è questo:

“Le aziende tecnologiche si butteranno nei mercati affini, capitalizzando al contempo le opportunità e seminando confusione. L’ambientalismo di facciata scomparirà man mano che la sostenibilità diventerà un imperativo”.

Previsioni 2022, cosa c’è da aspettarsi?

“Il 2022 è un anno in cui bisogna essere audaci. I vecchi modi di lavorare non basteranno più. È in gioco il futuro. Le aziende leader sfrutteranno i punti cruciali del 2020 e del 2021 per creare un percorso verso un domani agile, creativo e resiliente”.

Potrebbe bastare questa sintesi per indicare a tutti, imprese, imprenditori, manager e in particolare agli investitori, qual è la rotta da seguire.

Quando si costruiscono nuove strategie di investimento, quando si pensa a come ridurre il rischio di portafoglio, sarà bene tenere in conto il cambiamento in atto poiché nei prossimi anni sarà sostenuto anche da fondi pubblici, garantendone una accelerazione.

Approderemo al 2030 in una società auspicabilmente trasformata da economia circolare, transizione energetica ben avviata, reti digitali presenti ovunque a beneficio di nuove iniziative imprenditoriali anche da parte dei territori interni.

I clienti ‘comanderanno’ il cambiamento

I brand propongono, ma alcune volte è il cliente che dirige il cambiamento. Tuttavia, mai come questa volta potrebbe essere molto più l’influenza del cliente a imporre il cambiamento ai brand.

Secondo le previsioni 2022 di Forrester Analytics, il 69% “degli adulti europei vorrebbe che le aziende fossero più trasparenti sulle loro pratiche commerciali, e questa cifra raggiunge l’87% per i consumatori maggiormente informati”.

Come dire, cari marchi prendeteci sul serio o acquistiamo da chi risponde alle nostre esigenze di maggiore rispetto dei criteri ambientali, e del lavoro di chi i beni li produce.

In media, secondo il sondaggio, “il 47% degli europei dice di acquistare regolarmente da brand che si avvicinano ai loro valori personali, tra cui il 62% nei Paesi Bassi, il 57% in Spagna e il 55% in Italia. Nel 2022, ci aspettiamo un aumento del 15% di queste medie, che spingerà i brand a intraprendere ulteriori azioni”.

Inoltre, “i clienti chiederanno che più della metà dei servizi dell’era pandemica diventino la ‘nuova normalità”.

Tradotto, nuove opportunità di investimento ci attendono.

This article was originally posted on FX Empire

More From FXEMPIRE: