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Previsioni petrolio di fine anno secondo l’OPEC: fondamentali forti

Per chi investe nel petrolio l’OPEC ha buone notizie, i fondamentali del mercato del petrolio sono forti. A dimostrarlo la salita del +12% del prezzo spot del greggio nel mese di ottobre. E questo sta avvendendo perché i prezzi dell’energia aumentano in Europa e Asia, fanno notare nell’Oil Market Report di novembre pubblicato l’11 novembre dall’OPEC.

Il mercato del greggio ha fondamentali forti perché confortato da un aumento della domanda nei mesi invernali dell’emisfero boreale e perché c’è chi sta effettuando uno switch dal gas al petrolio (“gas to oil switching”), scrive l’OPEC. Un movimento che supporta sia il prezzo spot che dei futures.

Infatti, la crescente domanda di gas naturale e l’elevato prezzo di quest’ultimo, hanno spinto a dirottare la produzione di energia sul petrolio.

Il paniere di riferimento dell’OPEC, che comprende soltanto i prezzi del petrolio estratto nei paesi associati all’organizzazione internazionale, ha incrementato il suo valore di 8,23 USD ad ottobre (+11,1%) rispetto al mese di settembre. La media di prezzo è stata di 82,11 USD al barile.

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Ad un anno il guadagno è stato di 27,77 USD al barile, pari al 68,4% di incremento. Una vera festa per i conti delle nazioni maggiori estrattori di petrolio al mondo.

Domanda mondiale di petrolio secondo l’OPEC

Per quanto riguarda la crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2021, essa è “rivista più bassa di circa 0,16 mb/d (milioni di barili al giorno, ndr), rispetto alla valutazione del mese scorso, per attestarsi a 5,7 mb/d”, scrive l’OPEC.

Le revisioni sono state fatte principalmente per tenere conto di una domanda più lenta del previsto proveniente dalla Cina e dall’India nel terzo trimestre del 2021.

Quindi ora “la domanda globale di petrolio è stimata a 96,4 mb/d nel 2021. Per il 2022, la crescita della domanda globale di petrolio rimane invariata rispetto alla valutazione del mese precedente, per attestarsi a 4,2 mb/d”.

Per quanto riguarda invece “la domanda totale mondiale nel 2022 è ora stimata a 100,6 mb/d, circa 0,5 mb/d sopra i livelli del 2019”, indicando quindi una crescita della domanda di petrolio nel tempo che sulla carta si è lasciata alle spalle la pandemia.

Scorte di petrolio a livello mondiale

Guardando alle scorte di petrolio a livello mondiale e includendo anche l’offerta non OPEC, essa è vista in crescita di “0,7 mb/d nel 2021, invariata rispetto alla valutazione del mese scorso, per una media di 63,6 mb/d”.

Una situazione che tiene conto anche di un marginale rialzo di 0,02 mb/d da parte di Stati Uniti, Canada e Messico, ma che sono stati compensati da un simile aggiustamento al ribasso nei paesi non-OCSE.

“I principali motori della crescita dell’offerta nel 2021 continuano ad essere”:

  • Canada,

  • Russia,

  • Cina,

  • Norvegia,

  • Brasile

  • e Guyana.

L’OPEC prevede che Russia e Stati Uniti saranno i principali motori della crescita della domanda di petrolio nel prossimo anno, contribuendo con incrementi di 1,0 mb/d e 0,9 mb/d, rispettivamente, seguiti da Brasile, Canada, Kazakistan, Norvegia, Guyana e altri paesi.

Il prezzo del petrolio potrebbe crescere ulteriormente.

This article was originally posted on FX Empire

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