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Previsioni su Oro, Petrolio e Gas Naturale: Vicina la Rimonta dell’Oro, Argento Punta ai 28 Dollari

L’oro sta continuando a riprendere quota dopo il crollo di questa settimana, essendosi portato nuovamente sopra i 1950 dollari nella serata di ieri.

Il trend resta al rialzo per il metallo prezioso, che potrebbe tentare di recuperare totalmente il crollo di martedì che ha fatto registrare il peggior ribasso giornaliero degli ultimi sette anni.

Da monitorare anche il prezzo dell’argento, che continua a crescere segnando a livello mensile un rialzo del +32% a quota 27,2 dollari. Anche l’argento resta infatti strettamente legato al deprezzamento del dollaro e il superamento dell’ultima soglia di resistenza nella serata di ieri lascia prevedere una spinta fino ad almeno 28 dollari.

Previsioni per l’Oro

Sulla base di quanto sopra accennato, il nuovo rally dell’oro potrebbe proseguire anche nella giornata di oggi. Se la variazione negativa è stata davvero digerita dal mercato come molti analisti ritengono, allora non è da escludere che il prezzo possa presto tornare a puntare a quota 2000 dollari l’oncia.

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A seconda dell’andamento di oggi, inoltre, sarà possibile fissare una soglia di supporto diversa e più verosimile rispetto alla precedente di 1830 dollari, che teneva evidentemente conto dell’imprevedibilità e dell’elevata volatilità (in salita e in discesa) del mercato nelle ultime due settimane.

Previsioni per il prezzo del Petrolio e del Gas Naturale

Il mercato del petrolio resta ancora poco mosso e sempre ancorato alla fascia di prezzo ormai nota da settimane. Il Wti nella giornata di ieri ha deambulato prevalentemente tra i 42 e i 42,4 dollari, mentre il Brent non ha avuto ancora una volta la forza di superare abbondantemente i 45 dollari.

Le quotazioni hanno comunque beneficiato ancora dei dati delle scorte USA, nonostante le previsioni scaturite dal report dell’OPEC+ in merito alla riduzione della domanda nel corso dell’anno.

In lieve aumento ieri i mercati del gas naturale, che si è spinto intorno ai 2,2 dollari.

Nel breve periodo resta ancora prevedibile una discreta volatilità, ma avvicinandosi al mese di Settembre si ritiene che i prezzi possano iniziare a salire grazie alla domanda più elevata e alla svalutazione attuale del dollaro statunitense.

L’andamento dei principali indici europei e il Calendario Economico della settimana

Dopo i rialzi degli ultimi giorni, le borse europee ieri hanno chiuso in lieve calo, vivendo una sessione particolarmente volatile, soprattutto sul finale.

Il Ftse MIB di Piazza Affari ha ceduto il -0,88% fermandosi a quota 20.257 punti. Leggermente meglio il CAC40 di Parigi (-0,61%) ancora di poco sopra i 5000 punti e il DAX30 di Francoforte (-0,50%).

Riduzione simile anche per l’Ibex-35 di Madrid (-0,62%) e crollo più significativo per il FTSE 100 di Londra, in calo del -1,5%

Il cambio EUR/USD è ancora stabile a quota 1,18, ma nella seduta di ieri la moneta unica europea ha tentato un nuovo allungo. Non è da escludere che il cambio possa presto salire a quota 1,19, a patto che la Federal Reserve continui a mantenere la sua politica monetaria attuale.

La settimana dei mercati terminerà quest’oggi con i dati sulla produzione industriale cinese, attesa in linea con le rilevazioni precedenti, e con i dati sull’occupazione e sul PIL del secondo trimestre in Europa.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

This article was originally posted on FX Empire

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