Previsioni su Oro, Petrolio e Gas Naturale: il Greggio Torna in Rialzo dopo i Dati sulle Scorte
Ieri il prezzo dell’oro si è mosso come previsto tra i 1860 e i 1880 dollari l’oncia, dopo aver abbandonato nuovamente la soglia dei 1900 dollari.
In lieve rialzo invece, rispetto alla seduta precedente, il prezzo del petrolio greggio. Il Wti ha raggiunto infatti i 48 dollari, mentre il Brent ha superato nuovamente i 50 dollari. Di contro, il gas naturale che pareva avviarsi nuovamente verso la soglia di resistenza di 2,8 dollari si è ritirato nuovamente.
Previsioni sul prezzo dell’Oro
Il prezzo dell’oro si è mosso tra i 1860 e i 1880 dollari, lasciando intendere che presto ci si potrà nuovamente approcciare a quota 1900 dollari e anche oltre.
Stamattina alle 07:45 il prezzo è di 1876 dollari.
Il mercato in questione continuerà a muoversi molto nei prossimi giorni, ma le misure di stimolo, soprattutto negli USA, dovrebbero riuscire a sostenere il prezzo.
Anche l’argento sta continuando a mantenersi resiliente in queste ore e ha superato quota 25,5 dollari. Analizzando i grafici storici, attualmente l’argento si trova in rialzo anche su base mensile (+8,8%) recuperando le perdite che nelle scorse settimane avevano fatto scivolare il prezzo sotto i 24 dollari.
Previsioni sul prezzo del Petrolio e del Gas Naturale
Il prezzo del petrolio greggio, stamattina, è di 48,26 dollari al barile per il Wti e 51,37 per il Brent.
Il greggio Wti è cresciuto prevalentemente grazie alla riduzione delle scorte statunitensi di petrolio, benzina e distillati, che hanno catturato l’attenzione degli investitori. A supportare il prezzo del greggio Texano c’è stato anche l’andamento particolarmente debole del dollaro statunitense.
Superati nuovamente i 48 dollari, il prezzo del petrolio potrebbe adesso tornare ad avvicinarsi alla nuova soglia di resistenza a 49,43 dollari, per un secondo test su questa fascia. La soglia di supporto resta invece ancora a 46 dollari circa.
Quanto al Brent, l’andamento attuale sopra i 51 dollari potrebbe indicare un nuovo tentativo di rialzo come quello sperimentato solo pochi giorni fa, con il prezzo che aveva raggiunto i 52,5 dollari al barile.
Il gas naturale non è invece riuscito a mantenere le promesse della seduta precedente e nonostante il buon rialzo della mattinata ha finito per perdere in serata quasi il -6%, portandosi nuovamente nella sua area di stagnazione a 2,65 dollari.
Ancora una volta, si dovrà quindi attendere un nuovo slancio per comprendere quale sia la direzione del gas naturale, che non riesce a muoversi stabilmente sopra i 2,7 dollari.
Il Calendario Economico dell’Eurozona
Nell giornata di ieri, il FTSE MIB ha continuato a recuperare la perdita della seduta di lunedì, chiudendo in rialzo del +1,31%.
In rialzo più contenuto anche il CAC40 di Parigi (+1,11%) e il DAX30 di Francoforte (+1,26%), mentre l’Ibex-35 di Madrid ha tornato ad approssimarsi agli 8000 dollari chiudendo al +1,76%.
La settimana dei mercati continua quest’oggi, il giorno della Vigilia di Natale, con pochi market movers. Tra questi si segnalano i dati statunitensi sugli ordinativi di beni durevoli e sulle scorte di gas naturale.
Stesso discorso per la giornata di Natale, domani, in cui i dati principali saranno quelli del Giappone, con l’indice dei costi dei servizi alle imprese, le vendite al dettaglio, il tasso di disoccupazione e il discorso del Governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.
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