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Previsioni su Oro, Petrolio e Gas Naturale: Il Brent Supera i 66 Dollari

L’oro nella seduta di ieri si è ripreso dal calo degli scorsi giorni, superando i 1800 dollari dopo un rally solido per l’intera durata della seduta.

In rialzo anche il petrolio, mentre il gas naturale, come previsto, è sceso nuovamente sotto i 3 dollari in seguito alla caduta della domanda che aveva raggiunto valori inusuali a causa delle temperature nel Centro America, per poi recuperare quota rapidamente.

Previsioni sul prezzo dell’Oro

Il prezzo dell’oro si è spinto fin sopra i 1800 dollari, come sopra accennato, per tentare di affrontare l’EMA (la media mobile esponenziale) a 200 giorni.

Il valore di 1800 dollari l’oncia rappresenta come sempre una significativa soglia psicologica che in questa rottura rialzista potrebbe permettere all’oro di continuare la sua salita, o eventualmente di consolidarsi.

Previsioni sul prezzo del Petrolio e del Gas Naturale

Anche il Wti e il Brent si sono mossi al rialzo dopo il lieve calo degli scorsi giorni, che aveva fatto dubitare dell’ottimismo degli investitori sul mantenimento dei livelli di produzione dell’OPEC+.

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Attualmente, alle ore 9:00 di oggi, il Wti ha compiuto il rialzo atteso sopra quota 62,29 dollari al barile e sta sfiorando la resistenza a 62,64 dollari. Il nuovo trend di breve periodo potrebbe contrarsi qualora il il greggio dovesse spingersi sotto quota 59,8 dollari e poi ancora a quota 58,6 dollari.

Il Brent si trova invece attualmente sopra quota 66 dollari al barile e potrebbe adesso tentare un nuovo consolidamento prima di un possibile pullback.

Infine, come anticipato, il prezzo del gas naturale è sceso fino a quota 2,9 dollari.

Dall’andamento attuale, si può ipotizzare che la spinta rialzista della domanda si sia quasi del tutto esaurita e a questo punto, con l’avvicinarsi delle contrattazioni primaverili, si intravede già un possibile calo del gas naturale per raggiungere l’EMA a 50 giorni rappresentato da quota 2,78 dollari.

Il Calendario Economico della Settimana

Nella seduta di ieri, il FTSE MIB di Piazza Affari si è contratto del -0,55% a quota 23.000 punti, mentre il DAX30 di Francoforte si è contratto del -0,31% e il CAC40 di Parigi del -0,11%.

Un calo dello stesso tenore è stato registrato anche per l’Ibex-35 di Madrid, in calo del -0,48%.

Oggi sarà protagonista dei mercati il Regno Unito, con la variazione nelle richieste di sussidi di disoccupazione, il tasso di disoccupazione e la produttività della manodopera.

Dall’Unione Europea giungeranno invece gli indici dei prezzi al consumo, mentre nel pomeriggio italiano (indicativamente alle ore 16:00) si conoscerà il rapporto sulla fiducia dei consumatori a Febbraio 2021 negli Stati Uniti, atteso in lieve rialzo rispetto al mese precedente.

Domani la giornata si aprirà invece con il PIl tedesco del quarto trimestre del 2020, a cui seguiranno i dati statunitensi sulle vendite di nuove abitazioni e sulle scorte di petrolio greggio, che impatteranno certamente sull’andamento del Wti.

Insieme a questi dati sul greggio, verranno anche forniti gli aggiornamenti sulla produzione di benzina e di carburante distillato.

Giovedì si continua con l’indice della fiducia dei consumatori e delle aziende italiane a Febbraio 2021, che con l’effetto Draghi potrebbero risultare in lieve aumento rispetto alle attese, mentre dall’Unione Europea giungeranno i dati sulla fiducia dei consumatori e sulle loro attese per l’inflazione a Febbraio 2021.

Infine, nel pomeriggio si conoscerà il PIl statunitense nel quarto trimestre dell’anno, oltre alle richieste settimanali sui sussidi di disoccupazione, che peseranno sul valore del dollaro e, di conseguenza, sui prezzi delle commodities principali.

La settimana volge al termine venerdì con l’indice dei prezzi all’importazione in Germania, le spese dei consumatori francesi e il PIL francese e portoghese.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

This article was originally posted on FX Empire

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