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Prezzi Crypto: Ethereum (ETH), Cala il Prezzo e gli Istituzionali Fanno Compere

Durante la settimana che si sta per concludere, Bitcoin ha raggiunto nuovi minimi relativi a 38580 contro dollaro USA. Si è quindi ulteriormente ampliata la fase di arretramento che era cominciata, per la principale valuta digitale, con i massimi relativi di fine marzo a 48200.

Inevitabilmente, questo sta determinando un pesante rimbombo di pessimismo su tutte le crypto meno capitalizzate, le cosiddette altcoin. Neppure la maggiore fra queste, Ethereum, è riuscita infatti a sottrarsi al ritorno della pressione ribassista, che in meno di quattro settimane ha già causato un arretramento delle quotazioni del -19.40% circa.

Cala il prezzo ma aumentano gli indirizzi

Mentre sono le ore 20.37 CET di venerdì 22 aprile, ETH viene passato di mano contro dollaro USA a 2955, per cui di nuovo sotto alla soglia psicologica dei $ 3000 che era stata faticosamente riconquistata dai rialzisti a partire dall’ultima settimana di marzo.

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Il dato che fa maggiormente riflettere riguarda però il numero di indirizzi attivi nell’ecosistema di Ethereum, ossia la quantità di operatori che stanno effettivamente scambiando cryptovaluta all’interno dei principali exchange mondiali. Secondo il monitoraggio compiuto dalla società di studi on-chain Santiment, nonostante i cali delle ultime settimane ETH è risultato uno dei temi più ricorrenti sui social ed ha visto un impressionante aumento di indirizzi attivi, a indicare che si tratta di uno degli asset crittografici più “caldi” del momento.

“La cifra di 592.000 indirizzi conteggiati mercoledì 20 scorso”, osserva Santiment, “segna il picco di interazioni uniche da almeno un mese a questa parte, ed è stata corroborata da una forte densità di discussioni a tema Ethereum sui social networks, con la maggiore presenza mediatica degli ultimi due mesi”.

Sentiment negativo, è una brutta notizia?

Ancora nel pomeriggio di oggi la metrica del sentiment ponderato, che misura l’orientamento e la fiducia media degli investitori con riferimento ad un particolare asset, oscillava in territorio leggermente negativo attorno al valore di -0.9. Come ben possono immaginare i più smaliziati Lettori di questo articolo, i prezzi tendono a muoversi in modo diametralmente opposto rispetto alle aspettative della folla.

Di conseguenza, una misura negativa del sentiment ponderato è paradossalmente il contesto ideale da cui possa scaturire un nuovo rally dei prezzi. Nessun rialzo significativo, su nessun mercato, è mai stato generato da un contesto di operatori già in modalità di sentiment euforico; semmai è vero l’esatto contrario.

Mani forti su ogni arretramento

Restando ai fondamentali, secondo i dati rilasciati oggi da IntoTheBlock ben il 72% dei possessori di ETH risulta attualmente in forte guadagno e solo il 23% si trova attualmente in perdita.

Questo dato aiuta a delineare uno scenario di confortevole ottimismo per la principale altcoin. I grafici della distribuzione dell’offerta evidenziano chiaramente che sia gli investitori istituzionali che i grossi possessori sono stati impegnati ad accumulare posizioni su ogni calo.

Dall’inizio di marzo, i portafogli che già detenevano da 10.000 a 100.000 token ETH hanno aumentato le loro partecipazioni di quasi un punto percentuale complessivo, passando dal 24.85% al ​​25.62%. Gli investitori di peso elevato (le cosiddette “whales”) mantengono quindi un atteggiamento molto positivo sulle aspettative di nuove corse al rialzo per ETH.

This article was originally posted on FX Empire

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