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Prezzi Oro: Mercato Ancora Incollato ai $ 1800, con un Occhio alla FED

I prezzi dell’Oro quotato in dollari al Comex stanno attraversando la terza sessione consecutiva di recupero. Il mercato ha raggiunto venerdì scorso (7 dicembre) minimi relativi a 1781.3, da cui è partito un rialzo dell’1.98% spintosi fino al picco relativo odierno di quota 1816.6. I segnali tecnici non indicano ancora una tendenza chiara.

In area 1838.2/1845.4 è presente la resistenza principale di breve periodo, mentre i supporti principali sono localizzati a 1790.0/1790.4 e 1771.0/72.0. Ci aspettiamo che il mercato rimanga ad oscillare entro lo spazio fra i due livelli menzionati ancora fino al termine della settimana, e probabilmente anche durante la settimana prossima, mediante ripetuti cambi di tendenza.

Alle ore 18.24 CET il contratto future con scadenza a febbraio viene scambiato a 17815.7, con un guadagno del +0.94% rispetto alla chiusura di lunedì.

Occhi puntanti ancora sulle mosse della FED

I prezzi dell’oro sono tuttora intrappolati intorno ai 1.800 dollari l’oncia, a causa delle aspettative generali degli operatori che si attendono un inasprimento aggressivo della politica monetaria della FED nel corso dell’anno. Bart Melek, responsabile della strategia sulle materie prime di TD Securities, ha affermato tuttavia che tali aspettative rischiano di figurare “un po’ troppo ambiziose, il che andrebbe a sostenere ancora i prezzi dell’oro nel breve termine”.

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Quest’anno i mercati stanno scontando quattro rialzi dei tassi, con il primo in arrivo già a marzo. Allo stesso tempo, i commenti della banca centrale statunitense suggeriscono che non solo essa stia cercando di terminare l’acquisto mensile di obbligazioni entro marzo, ma che potrebbe anche iniziare a ridurre il proprio bilancio prima della fine del 2022.

Melek osserva però che “la possibilità di dati economici deboli all’indomani della variante Omicron e la manifestazione di una pressione inflazionistica leggermente inferiore, insieme alla mancanza di un obiettivo di inflazione rigoroso, sono tutti fattori che probabilmente impediranno alla banca centrale statunitense di premere il grilletto su un aumento a marzo”.

Melek ha affermato di rimanere positivo sull’oro per la prima metà dell’anno e vede la possibilità per i prezzi di superare i 1.850 dollari l’oncia già nel breve termine.

Il Quadro Tecnico per il Future sull’Oro

Su grafico intraday a barre da 30 minuti possiamo visualizzare con maggior precisione l’attuale posizionamento dei principali riferimenti tecnici. Tra stanotte e giovedì ci aspettiamo la tenuta delle resistenze disposte a 1818.0 e 1824.7/1826.2, che in caso di nuovi rialzi costituiranno altrettanti probabili punti di ripartenza del ribasso. Le proiezioni fissano un target ribassista a 1800.0/1800.2.

Solo dopo il raggiungimento del target potremo aggiornare l’analisi, per verificare se ci siano le condizioni per un allargamento ulteriore della debolezza. Possiamo premettere che il supporto/target immediatamente inferiore sarebbe localizzabile già adesso a 1790.0/1790.5. Lo scenario descritto verrebbe annullato dall’eventuale rottura della seconda resistenza, con una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1826.2. Da un punto di vista della convenienza fra rischio/beneficio, sarebbe preferibile seguire il mercato con posizioni short solo da prezzi non inferiori a 1816, per cui sfruttando ogni riavvicinamento alla prima resistenza.

This article was originally posted on FX Empire

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