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Prezzi Oro: Timori per il 2022 da Parte di J.P. Morgan

I prezzi dell’Oro quotato in dollari al Comex stanno cercando di chiudere l’anno al rialzo, nonostante la presenza di un ostacolo tecnico rappresentato dalla resistenza di quota 1815.7/1816.3. La resistenza risulta pesantemente sotto pressione già da martedì 28 scorso, quando le quotazioni riuscirono a spingersi fino a 1821.6 prima di cedere alle prese di beneficio. Nel corso dell’intero anno il mercato dell’oro è stato caratterizzato da un progressivo restringimento dell’oscillazione, che da metà novembre in poi è rimasta contenuta in un range del 7% circa fra 1879.5 e 1753.0. Proprio sulla tenuta di quest’ultimo livello, attuale supporto principale di medio periodo, poggiano le aspettative di avvio di una fase rialzista prolungata.

Il primo autentico banco di prova per questo scenario è costituito proprio dalla necessità di portarsi stabilmente sopra ai 1816.3, ed il tentativo in corso questa settimana va precisamente in questa direzione.

JP Morgan ribassista per il 2022

Gli analisti per il mercato delle materie prime di J.P. Morgan Global Research hanno sganciato oggi la “bomba”, dichiarando che l’oro non sarà in grado di resistere al piano della Federal Reserve di inasprire la sua politica monetaria nel corso del 2022.

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Nel suo rapporto sulle prospettive per il prossimo anno, rilanciato dal sito americano Kitco.com, la banca prevede che i prezzi dell’oro scenderanno ai livelli pre-pandemia entro la fine del 2022. “Un rilassamento nella politica ultra accomodante della banca centrale USA risulterà decisamente ribassista per l’oro e l’argento nel corso del 2022″, hanno affermato gli analisti.

“Da una media di 1.765 dollari l’oncia nel primo trimestre, i prezzi dell’oro sono destinati a diminuire costantemente nel corso del prossimo anno fino a una media del quarto trimestre di 1.520 dollari l’oncia”. La Federal Reserve prevede di terminare i suoi acquisti mensili di obbligazioni entro marzo ed ha programmato tre aumenti dei tassi di interesse per i prossimi mesi, a partire da maggio. “Le prospettive di inflazione a lungo termine rimangono ben ancorate”, puntualizza J.P.Morgan, “ma a pesare sui prezzi dell’oro sarà l’aumento dei rendimenti obbligazionari”.

Il Quadro Tecnico per il Future sull’Oro

Su grafico intraday a barre di 30 minuti possiamo localizzare con maggiore precisione i riferimenti tecnici validi fino a lunedì prossimo. In particolare, i supporti sono disposti a 1806.5/1807.7 ed a 1791.0, punti di probabile reazione in caso di arretramenti.

Le proiezioni sono rialziste con obiettivo a 1833.5/1834.0. Dopo il raggiungimento di questo livello dovremo aggiornare l’analisi per valutare, in base ai segnali che verranno forniti dai prezzi, se ci siano fin da subito ulteriori margini di rialzo fino a 1844.1/1844.9 (resistenza successiva).

Da un punto di vista del rapporto rischio/beneficio sarebbe opportuno seguire il mercato al rialzo con posizioni long solo su ritorni dei valori almeno a 1807.7. Lo scenario tecnico verrebbe annullato dall’eventuale cedimento del secondo supporto, con una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 1791.0.

This article was originally posted on FX Empire

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