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Prezzi Petrolio Greggio: Rimbalzo Sulle Parole di Powell Ma Resta In Calo la Domanda

I prezzi del petrolio greggio, quotato in dollari al Nymex, stanno attraversando oggi una sessione estremamente movimentata. Il prevedibile aumento di volatilità delle ultime ore è dovuto all’audizione al Senato USA del presidente della Fed Jerome Powell, avvenuta oggi pomeriggio alle 15.30 italiane, evento quasi sempre coincidente con la formazione di ampi movimenti su tutti i mercati direttamente o indirettamente collegati al dollaro.

Nel dettaglio, oggi il greggio WTI ha raggiunto minimi a 101.53, estendendo fino al -17.91% le dimensioni del ribasso che scende dai massimi del 14 giugno a 123.68. A partire da tali minimi si è poi sviluppato un recupero, tuttora in corso mentre scriviamo, sfociato finora nel picco relativo di quota 106.56. Quando sono le 18.08 CET di mercoledì 22 giugno, il contratto Future Light Crude Oil con scadenza ad agosto viene passato di mano a 106.32 dollari, in calo del -2.92% su base giornaliera.

Rimbalzo sulle Parole di Powell

Dopo un’incessante marcia di sette mesi, il rialzo del prezzo del petrolio sembra essere in pericolo di crollo dopo che le quotazioni si sono bruscamente ritirate dai massimi recenti.

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I prezzi del greggio stanno tentando di recuperare le perdite della scorsa settimana, dovute alla preoccupazione per un calo della domanda, dopo che la Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse dello 0.75%, evento che non accadeva dal 1994.

Secondo l’analista di Commerzbank Carsten Fritsch, il forte calo dei prezzi può essere interpretato come “reazione ritardata” alle preoccupazioni sulla recessione, fattore che invece già da tempo pesa sui prezzi di altre materie prime. Ma i mercati petroliferi potrebbero presto dover scalare un altro importante muro di preoccupazione: il rallentamento dell’economia cinese.

La Cina Rallenta, Cala Ancora la Domanda

Nonostante megalopoli come Shanghai e Pechino stiano tornando alla piena riapertura e lo stimolo fiscale abbia iniziato a prendere piede, la Cina deve ancora affrontare molte incertezze sulla sua economia.

La Cina è il più grande importatore mondiale di greggio, con un flusso in entrata di 11,8 milioni di barili al giorno contro i 9,1 milioni di barili al giorno degli USA. A maggio, il rally del prezzo del petrolio si è fermato bruscamente alla notizia che Pechino aveva adottato la famigerata strategia “zero-Covid” con rigide misure di contenimento, inclusi blocchi di intere città.

I blocchi hanno avuto un impatto devastante sulla domanda dei consumatori cinesi e sulla produzione manifatturiera. Secondo i dati anno su anno di aprile, le vendite al dettaglio sono diminuite dell’11,1%, la produzione industriale del 2,9% e la produzione del 4,6%. Nel frattempo, ad aprile lo yuan e l’indice MSCI Emerging Markets Currency sono scesi in tandem.

Quadro Tecnico per il Future Crude Oil WTI

Per quanto riguarda lo scenario tecnico di breve/brevissimo periodo (=prossime 1-2 giornate), possiamo visualizzare su grafico a barre di 30 minuti l’attuale situazione dei prezzi, giunti in rimbalzo fino alla soglia della resistenza di quota 106.80/107.00.

I supporti più vicini si trovano a 103.20 e 101.50, e lo spazio fra resistenza e supporti va inteso come area di probabile stabilizzazione. In altre parole, ci aspettiamo ripetuti cambi di tendenza dei valori, che consentano al mercato di consolidare la tenuta dei minimi odierni puntando ad una rottura rialzista. In caso di superamento della resistenza avremmo prime proiezioni a 109.90/110.00.

This article was originally posted on FX Empire

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