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Prezzi Petrolio Greggio: Sessione di Consolidamento Dopo il Picco di Ieri

I prezzi del contratto future sul petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, stanno attraversando oggi una seduta interlocutoria, in stabilizzazione fra 120.79 e 122.72.

Il movimento sostanzialmente non-direzionale odierno giunge dopo che, nella sessione di ieri 8 giugno, il mercato aveva raggiunto un nuovo picco relativo a quota 123.18. Si tratta del quarto picco più alto dell’anno, inferiore solo a quelli dei giorni 7-8-9 marzo scorsi, ed ha rappresentato un ulteriore passo avanti del trend in direzione della resistenza/target di medio/lungo periodo situata sui 126.50/127.00.

Grazie al raggiungimento di tale livello, il supporto principale riferito alle prossime 3-5 giornate si è potuto alzare fino all’area tra 118.70/119.10. Solo una chiusura daily inferiore al supporto potrebbe indicare l’esaurimento della pressione rialzista nel breve periodo.

Intanto, mentre sono le 17.39 CET di giovedì 9 giugno, il contratto Future Light Crude Oil con scadenza a luglio viene passato di mano a 121.81 dollari, in calo del -0.25% su base giornaliera.

Allentare le Tensioni con Venezuela e Iran

Gli Stati Uniti potrebbero allentare la pressione delle sanzioni su Teheran per consentire a più barili di petrolio iraniani di entrare nel mercato globale. Lo ha riferito a Bloomberg il capo delle operazioni asiatiche di Vitol, Mike Muller, durante lo scorso fine settimana.

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Secondo Muller, “se nel medio termine è urgente la necessità di abbassare i prezzi del carburante in America, ci aspettiamo che si arrivi a chiudere un occhio sui barili sanzionati in uscita dall’Iran“.

La notizia è stata rilanciata da Bloomberg nello stesso giorno in cui, da parte di Reuters, giungevano indiscrezioni su un probabile allentamento anche delle sanzioni contro il Venezuela, che consentirebbero a due compagnie europee di inviare il greggio venezuelano verso la travagliata Europa.

L’influenza delle Elezioni USA

Nel frattempo, la situazione del prezzo del petrolio a livello globale rimane piuttosto tesa, con il greggio Brent scambiato sopra i $ 120 al barile e il West Texas Intermediate a oltre $ 119 al barile, nonostante l’OPEC+ abbia accettato di aumentare la produzione di altri 200.000 barili al giorno.

Se verrà raggiunto un nuovo accordo con gli Stati Uniti, il flusso di petrolio iraniano verso l’estero potrebbe aumentare anche fino a 1 milione di barili giornalieri, secondo gli analisti. Vista l’incombenza delle elezioni di mid-term negli USA, l’attuale amministrazione pare molto incentivata a concludere un accordo con Teheran, che potrebbe aiutare a far scendere i prezzi del carburante alla pompa.

This article was originally posted on FX Empire

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