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Problemi per Burron (Trump). A difenderlo? Chelsea (Clinton)

Quella alla Casa Bianca non è una vita facile a differenza di quanto si possa pensare e se per arrivarci, Donald Trump ha dovuto dar vita a una guerra senza esclusione di colpi, in tutti i sensi, piegandosi anche alla pratica delle cerimonie di ringraziamento verso avversari che odiava (e dai quali è odiato tutt’ora), ad essere coinvolta è stata anche la sua famiglia.

I problemi di Burron

In primis la figlia prediletta, quella Ivanka Trump la quale è stata da più parti additata come la vera first lady della Casa Bianca, se non altro nel frattempo che quella vera, Melania Trump, moglie del Presidente, non arrivi a trasferirsi. Il trasferimento, infatti, è stato posticipato alla fine della scuola del figlio minore, Barronn: l’ex modella, infatti, preferirebbe evitare al ragazzo il traumatico cambio di istituto. Ma questa delicatezza materna, purtroppo, non è stata sufficiente per evitargli il tritacarne mediatico, inevitabile in un’occasione come questa. L’ultimogenito di casa Trump, infatti, da tempo è oggetto della gogna mediatica, favorita da un atteggiamento che, all’apparenza, appare spesso impacciato, atteggiamento più che naturale in un ragazzino di circa 10 anni, suo malgrado al centro del mondo. Sì, perchè mentre l’attenzione, spesso negativa, che circonda il padre, Donald Trump, è stata voluta e cercata, probabilmente quella che circonda Barron, con ogni probabilità dovrà essere subita. E sopportata.

Non solo Clinton

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Ma un aiuto insperato è arrivato da Chelsea Clinton, figlia di Bill e Hillary Clinton la quale, poco più che adolescente, figlia unica e per di più in una fase delicatissima della sua vita, in cui solitamente inizia a formarsi l’autostima, si è dovuta sottoporre alla stessa tortura. Ebbene in nome di questo, Chelsea Clinton, oggi madre, ha difeso a spada tratta Barron ricordando che come tutti i bambini ha il diritto di vivere una vita normale. E lo ha fatto sfruttando uno strumento particolarmente caro a Donald Trump: Twitter (Francoforte: A1W6XZ - notizie) .

L’intervento di Chelsea segue di pochi giorni quello delle gemelle Bush, Jenna e Barbara, entrambe attualmente 35enni, alle giovani Malia e Sasha Obama, le figlie dell’ultimo presidente (ormai ex) dimissionario e che adesso hanno rispettivamente 18 e 15 anni; “first daughters” si sono scambiate infatti dei consigli su come riuscire a reintegrarsi nella società dopo la vita ovattata alla Casa Bianca. Da notare qualcosa di molto più interessante: i consigli “incrociati” arrivano dai figli dei rappresentanti dei partiti opposti. Per la serie: si deve sempre andare oltre quello che ci divide.

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