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Produzione industria aprile -19,1% m/m, -42,5% a/a su Covid - Istat

Un'operaia indossa una maschera protettiva presso lo stabilimento Ntn-Icsa a San Benigno Canavese

ROMA (Reuters) - Ad aprile le misure di contenimento dell’epidemia di Covid-19 hanno determinato la forzata chiusura dell'attività di molti settori per l’intero mese, con effetti negativi rilevanti sui livelli produttivi.

Lo comunica oggi Istat, affermando che nel mese in esame la produzione segna un nuovo marcato calo congiunturale (-19,1%) -- seppur meno ampio di quello di marzo (-28,4%) -- e una flessione tendenziale record del 42,5% dal -29,4% (marginalmente rivisto) del mese precedente.

Su base annuale, si tratta della quattordicesima contrazione consecutiva.

Le attese degli analisti erano per un declino del 24% su mese e del 40% su anno ad aprile della produzione, considerata un buon anticipatore del Pil.

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L'istituto di statistica segnala che l’unico comparto in leggera crescita su mese è quello farmaceutico (+2,0%), mentre rimane sostanzialmente stabile quello alimentare (-0,1%).

Tutti i settori sono in calo a perimetro annuo: le più colpite sono le industrie tessili e quelle per la fabbricazione di mezzi di trasporto, con riduzioni senza precedenti rispettivamente pari all’80,5% e al 74,0%. I giorni lavorativi per il mese in esame sono stati 21 contro i 20 di aprile 2019.

Nella media del periodo febbraio-aprile, il livello della produzione cala del 23,2% rispetto ai tre mesi precedenti.

Nel primo trimestre, su cui solo parzialmente hanno pesato le ricadute dell'epidemia, il Pil italiano è sceso del 5,3% a livello congiunturale secondo i dati definitivi forniti il 29 maggio dalla stessa Istat, che ha effettuato una revisione marcatamente al ribasso rispetto al -4,7% stimato il mese prima. Per l'intero 2020 la contrazione, secondo l'Istituto di statistica, sarà superiore all'8%, mentre gli analisti assumono in media un calo del 10%, sempre a patto che il rimbalzo dell'economia nel secondo semestre sia robusto. Il governo stima un 2020 a -8%, con rischi al ribasso.

Secondo un report di Oxford Economics, l'intensificarsi del lockdown a partire dalla seconda metà di marzo peserà ancora di più su produzione e Pil nel secondo trimestre, con una contrazione del prodotto interno lordo che si porterà all'11%.