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La prova di forza dello S&P500

Continua il processo di recupero del mercato azionario italiano, reduce dalla quarta seduta positiva nelle ultime cinque. La possibilità di migliorare il massimo di marzo non è ancora stata rigettata; ma, prima di allora, occorrerebbe avere finalmente ragione dello short stop settimanale, che così efficacemente ha contenuto il rally un mese fa (nonché ai tempi della correzione dello scorso autunno). Soltanto allora sarà possibile misurare con una certa credibilità il target di questo rally.

Dove si inizia a scorgere una certa fatica, è nel segmento delle medie capitalizzazioni. Il Midex ha sovraperformato vistosamente da ottobre in poi, ma nell'ultima settimana ha perso colpi in maniera altrettanto eclatante. Colpa della media mobile a 200 giorni, raggiunta in questi giorni. Come si può notare, trattasi dello stesso argine che ha fatto da supporto nella parte centrale dello scorso anno, e da resistenza sul finire del 2014. Anche in questo caso, affinché lo sforzo in atto benefici del riconoscimento di un upgrade, occorrerebbe prima forzare una barriera risultata per ora decisiva.

Alla fine, i mercati più convincenti risultano essere ancora una volta quelli emergenti, e Wall Street. Ieri ci siamo occupati delle prospettive della Bovespa. Oggi ritorniamo sullo S&P500 che, salvo improbabili sorprese, chiuderà l'ottava corrente registrando il nono minimo settimanale crescente consecutivo. In linea teorica, una prova di forza, dal momento che i compratori finiscono per intervenire su livelli sistematicamente crescenti. Ma è proprio corretta la lettura di questa "impazienza"? l'ultima parola spetta, come sempre, alla statistica.

Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online