Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 1 hour 10 minutes
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    37.201,93
    -877,77 (-2,31%)
     
  • EUR/USD

    1,0633
    -0,0014 (-0,13%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.606,42
    +870,97 (+1,51%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.282,20
    +396,66 (+43,36%)
     
  • HANG SENG

    16.164,38
    -221,49 (-1,35%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     

Pubblica amministrazione, non è un posto giovani: gli under 30 non sono neanche tre ogni 100

Gli under 30 che lavorano nella Pubblica amministrazione sono davvero pochi: il 2,7 per cento
Gli under 30 che lavorano nella Pubblica amministrazione sono davvero pochi: il 2,7 per cento

L’Italia è un Paese sempre più vecchio. Negli enti pubblici quasi vetusto: solo il 2 per cento ha meno di 30 anni. L’età media dei lavoratori del comparto risulta, infatti, essere sempre più alta. Il ricambio generazionale nella Pubblica amministrazione è un’utopia, con buona pace dell’aggiornamento tecnologico. Non è certo un mistero che le nuove generazioni siano più digitalizzate della “vecchia guardia”. Secondo l’ultimo aggiornamento, con i dati riferiti al 2015, pubblicato da Aran, l’Agenzia che si occupa del pubblico impiego, gli under 30 che lavorano nella Pubblica amministrazione sono davvero pochi: il 2,7 per cento.

Anche spostando all’insù di poco il limite anagrafico, la situazione non cambia molto. Gli under 35 sono il 6,8 per cento. Su un totale di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici, quelli tra i 18 e i 29 anni si fermano a quota 81.746, che diventano 205.333 ponendo come limite i 34 anni. La fotografia si mette meglio a fuoco controllando i contratti a tempo indeterminato: l’età media sfiora quota 50 in molte categorie: medici (53,1), dirigenti (54,4), docenti (51,2), professori e ricercatori universitari (53,2). Negli ultimi 15 anni, dal 2001 al 2015 chi lavora nella Pubblica amministrazione è invecchiato: da 44,2 anni a 50,4 anni nel complesso. Il comparto non consente l’ingresso di giovani, così i dipendenti di Regioni e Comuni hanno preso 6,8 anni, quelli della sanità 4,9, le forze arate 5,4, i corpi di polizia 9,5, i ministeri 8,1 e la scuola, 4,5.

Alcuni studi sostengono che nel 2019 quasi un dipendente su tre avrà più 60 anni
Alcuni studi sostengono che nel 2019 quasi un dipendente su tre avrà più 60 anni

Il futuro non promette nulla di buono. Alcuni studi sostengono che nel 2019 quasi un dipendente su tre avrà più 60 anni. Per capire meglio la “questione anagrafica” negli enti pubblici, basta fare un confronto con il resto dell’Europa. Gli under 35 in Francia nella Pubblica amministrazione sono il 27 per cento, mentre in Gran Bretagna rappresentano il 25 per cento del totale. Con queste premesse sperare che la burocrazia possa diminuire è un’impresa impossibile, anche per gli ottimisti più incalliti.