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Putin studia una criptovaluta per aggirare le sanzioni europee

Il progetto piace a Putin, tanto che il presidente russo ha convocato al Cremlino Vitalik Buterin, il creatore della criptovaluta Etherum. <em>REUTERS/Yuri Kochetkov/Pool</em>
Il progetto piace a Putin, tanto che il presidente russo ha convocato al Cremlino Vitalik Buterin, il creatore della criptovaluta Etherum. REUTERS/Yuri Kochetkov/Pool

di Fabrizio Arnhold

Uno speciale “criptorublo” per aggirare le sanzioni occidentali. Vladimir Putin ha dato il via libera allo studio di quella che potrebbe diventare una moneta alternativa a Mosca, facendo adottare alle maggiori istituzioni governative russe una blockchain, la speciale tecnologia crittografica distribuita usata da Bitcoin.

A volere il “Bitcoin russo” pare sia Sergei Glazyev, consulente economico del Cremlino che ha spiegato a Putin come il criptorublo permetterebbe a Mosca “di saldare i pagamenti con le nostre controparti in tutto il mondo dimenticando le sanzioni”. Si tratterebbe di un rublo in versione “criptovaluta” e con una circolazione più limitata. Il progetto piace a Putin, tanto che il presidente russo ha convocato al Cremlino Vitalik Buterin, il creatore della criptovaluta Etherum, commissionando uno studio di fattibilità.

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La realizzazione di un sistema di pagamento virtuale è molto complicata. Da tempo la Banca centrale europea e la Banca del Giappone ripetono che la tecnologia della blockchain è ancora “immatura” per essere utilizzata come sistema di pagamento. Le criptovalute funzionano per acquisti illegali sul mercato nero del web, ma l’idea di trasformale in una valuta governativa, come ha ipotizzato anche la Corea del Nord, sembra al momento irrealizzabile.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capo del corporate business di Gazprombank, Alan Waxman che precisa come le “criptovalute non rappresentano una risposta in tempi brevi”. Qualcuno è convinto che la questione del “criptorublo” sia soltanto una mossa elettorale che voglia sfruttare la scia del grande successo del Bitcoin. In Siberia, complice un costo molto basso dell’energia, le attività di “mining” di criptovalute sono intense, tanto da far guadagnare 43 milioni di dollari in un solo giorno a Dmitry Marinichev, consulente internet di Putin.