Yahoo Finanza Qatar, lo strano modo per combattere l'isolamento dopo le accuse di finanziamento al terrorismo
Da circa un anno il Qatar è isolato a livello commerciale, dopo la decisione degli stati confinanti e di altri paesi di interrompere i rapporti a seguito di alcune pesanti accuse sul finanziamento al terrorismo. Infatti nazioni come Arabia Saudita, Bahrain, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Libia e Maldive sono convinti che il Qatar sia responsabile del foraggiamento di gruppi terroristici, e che sia alleato con l’Iran in tal senso.
Di conseguenza lo sceicco del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani ha dovuto arrangiarsi per resistere a questo isolamento forzato. In particolare a essere colpito è stato il settore alimentare. Dall’Arabia Saudita infatti lo stato importava numerosi generi alimentari, tra cui il latte vaccino. Ora, con un grosso investimento, se lo produce per i fatti suoi.
Il Qatar ha infatti comprato intere famiglie di bovini dagli Stati Uniti e da altri paesi europei, attraverso privati cittadini, e ha costruito una fattoria iper tecnologica con aria condizionata a energia solare, presso Al Khor. Tale struttura ospita ora 10mila capi di bestiame, che riescono a produrre una quantità di latte sufficiente al fabbisogno interno. Stesso sistema è stato utilizzato con le pecore: ne sono state fatte arrivare 640mila solo dall’Australia.
Le prime mucche arrivarono in Qatar solo un mese dopo l’inizio dell’embargo, circa un anno fa. Ora il governo del Qatar ha dichiarato che attraverso le risorse interne ha affrontato brillantemente la potenziale crisi: “Dopo 24 ore dall’embargo abbiamo reagito attivando il commercio interno per non rimanere mai a corto di cibi di prima necessità e di medicinali“. Tuttavia, non deve essere stato facile imbastire questo programma, e lo dimostra il fatto che le autorità si dichiarano pronte a riaprire il dialogo e recuperare le attività di commercio perdute.
La crisi diplomatica sta durando molto più del previsto: inizialmente si pensava solo a qualche settimana di tensione; ora l’embargo è attivo da un anno e non sembra ci sia voglia di mettere fine al contenzioso. Il fondo monetario internazionale ha rivelato che il Qatar rimane una delle nazioni più in crescita nell’area del Golfo, nonostante l’embargo, ma potrebbe essere ancora meglio senza, ad esempio, il blocco dello spazio aereo sul confine con l’Arabia Saudita.
Le ultime trattative per la pace diplomatica, guidate dal Kuwait e dagli Stati Uniti, non hanno raccolto quanto sperato.
Guarda anche:
