Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.550,19
    +310,21 (+0,81%)
     
  • Nasdaq

    15.705,10
    +253,80 (+1,64%)
     
  • Nikkei 225

    37.552,16
    +113,55 (+0,30%)
     
  • EUR/USD

    1,0710
    +0,0054 (+0,50%)
     
  • Bitcoin EUR

    62.456,87
    +139,39 (+0,22%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.435,53
    +20,77 (+1,47%)
     
  • HANG SENG

    16.828,93
    +317,24 (+1,92%)
     
  • S&P 500

    5.074,13
    +63,53 (+1,27%)
     

Quando si deve fare la dichiarazione dei redditi e che modello scegliere

Detrazioni nel 730 (Fotolia)

Si avvicina come ogni anno la scadenza delle dichiarazioni dei redditi. E’ utile allora rinfrescarci un po’ la memoria e ripassare insieme i presupposti che stanno alla base del dovere di ogni cittadino di presentare la dichiarazione annuale per calcolare le proprie imposte.

Dubbi sulle tasse? Chiedi all'esperto.

Quando si deve fare la dichiarazione dei redditi?
Il primo presupposto per presentare una dichiarazione dei redditi è .. avere redditi da dichiarare. Infatti, se non abbiamo conseguito nessun reddito, siamo certi di non dover presentare nulla; siamo invece obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi innanzitutto se abbiamo conseguito nel corso del 2013 redditi da lavoro, dipendente o autonomo, redditi di impresa, redditi di capitale, redditi da fabbricati (o terreni) e altri redditi – i c.d. redditi diversi - non espressamente previsti in queste categorie, o una combinazione di redditi appartenenti a due o più categorie. Ma questo è solo il primo passo del nostro ragionamento.
Mettiamo subito due punti fermi. Il primo è che se siamo un contribuente obbligato alla tenuta delle scritture contabili (come, in genere, i titolari di partita IVA) siamo sempre obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi comprensiva di modello IVA e, ove soggetti, di modello Irap. Il secondo è che, pur avendo percepito redditi, è possibile che rientriamo nei casi di esonero espressamente previsti.
I casi di esonero possono essere dovuti al conseguimento esclusivo di determinati tipi di reddito, come ad esempio il solo reddito da abitazione principale e relative pertinenze, oppure un solo reddito da lavoro dipendente o pensione, oppure ancora solo redditi esenti o soggetti ad imposta sostitutiva o a ritenuta alla fonte a titolo di imposta. Inoltre, può esistere un limite di reddito al di sotto del quale non è necessario produrre una dichiarazione dei redditi, limite che dipende da diverse combinazioni elencate in una tabella nelle istruzioni del modello: ad esempio si è esentati per reddito da terreni e/o fabbricati entro il limite di 500 euro, o si è esentati se si è conseguito redditi da lavoro dipendente più altri tipi di reddito entro gli 8.000 euro.
Infine esiste un criterio generale di esonero: se il contribuente possiede redditi per i quali è dovuta un’imposta non superiore ad euro 10,33 al netto delle detrazioni, se non è obbligato alla tenuta delle scritture contabili, è esonerato dalla presentazione della dichiarazione.
Il consiglio per tutti è sempre quello, per evitare sorprese da parte dell’Agenzia delle Entrate, di farsi assistere nella compilazione da professionisti o assistenti fiscali qualificati.

Quale modello dobbiamo scegliere?
Le persone fisiche possono utilizzare ben tre modelli di dichiarazione dei redditi con cui il contribuente può calcolarsi le tasse da pagare. Si parla infatti di “autoliquidazione delle imposte”.
Essi sono il mod. 730, il mod. UNICO Persone fisiche, il mod. UNICO in versione Mini, che illustreremo fra un attimo. Dobbiamo però prima soffermarci su un altro modello noto a tutti i lavoratori dipendenti, la famosa Certificazione Unica dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, più comunemente detta CUD.

  • Mod. CUD
    Il CUD per i lavoratori dipendenti, o per i pensionati, non è una dichiarazione del contribuente, ma è una certificazione emessa dal datore di lavoro, o dall’INPS; che, come dice il termine, certifica i redditi corrisposti e le ritenute operate. Tuttavia in qualche modo sostituisce la dichiarazione se il lavoratore non ha percepito altri redditi, o comunque, se ha percepito ad esempio solo il reddito dell’abitazione principale o altri fabbricati, solo se non locati e non situati nel comune di residenza (novità da quest’anno). Attenzione che in caso di lavoratore dipendente che nell’anno abbia prestato la sua opera per due o più datori di lavoro è molto consigliato provvedere a compilare la dichiarazione, poiché è assai facile che le detrazioni operate dai due datori di lavoro nell’elaborazione dei loro CUD non siano esatte, in quanto nessuno dei due, è a conoscenza del reddito complessivo del contribuente dell’anno, e pertanto non sono in grado di applicare le detrazioni ed effettuare i conguagli corretti.
    La domanda più frequente che ci si pone in questo periodo, è: ma se sono esentato dalla dichiarazione perché ho ricevuto il CUD, e ho solo la mia casa dove abito, o addirittura vivo in affitto, perché devo “sbattermi” per raccogliere documenti, ricevute o quant’altro e perdere tempo per andare a far la fila ad un CAF o andare da un commercialista? La risposta è semplice: perché sono soldini che si possono recuperare dalle tasse versate. Presentare la dichiarazione dei redditi, infatti, dà titolo per far valere eventuali oneri sostenuti, deduzioni e/o detrazioni a cui abbiamo diritto, oppure per chiedere il rimborso di eccedenze di imposta derivanti dalla dichiarazione presentata l’anno scorso. Non farla vuol dire perderli. E quindi andiamo a vedere quali modelli possiamo presentare.

  • Mod. 730
    Consente ai dipendenti e ai pensionati di ottenere il rimborso dell’imposta direttamente nella busta paga, a partire dal mese di luglio, o, per i pensionati, nella rata della pensione a partire dal mese di agosto o di settembre; se invece deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione o dalla pensione direttamente nella busta paga. Inoltre, il contribuente non deve trasmettere il modello all’Agenzia delle Entrate, poiché ci pensa il datore di lavoro, l’ente pensionistico o l’intermediario. Esiste anche la possibilità di presentare il modello 730 in forma congiunta quando entrambi i coniugi possiedono esclusivamente i redditi indicati, e almeno uno dei due può utilizzare il Mod. 730.
    Possono utilizzarlo i contribuenti che nel 2013 hanno percepito esclusivamente redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (es. co.co.co. e contratti di lavoro a progetto), redditi dei terreni e dei fabbricati, redditi di capitale, redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA (es. prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente), redditi diversi (es. redditi di terreni e fabbricati situati all’estero), alcuni redditi assoggettabili a tassazione separata. In generale, il modello permette ai contribuenti che hanno un sostituto di imposta (cioè un datore di lavoro, anche se a tempo determinato, che applica le ritenute), di vedersi rimborsare, o trattenere, il conguaglio delle tasse nella busta paga del mese di luglio 2014. In generale si è detto, perché da quest’anno c’è una novità.
    Novità di quest’anno è la possibilità di compilare il 730 anche per i contribuenti, titolari di redditi di lavoro dipendente e quasi tutti i redditi assimilati, che non hanno il sostituto d'imposta che possa effettuare il conguaglio a luglio, restituendo la maggior imposta pagata dopo aver applicato le detrazioni. Come funziona? Se emerge un debito, può essere pagato direttamente da chi presta l'assistenza fiscale, tramite trasmissione telematica, oppure dal contribuente, portando l’F24 compilato in banca. L’eventuale rimborso sarà, invece, eseguito direttamente dall’Agenzia delle Entrate, direttamente in banca, comunicando all’Agenzia il codice Iban del proprio conto direttamente in qualsiasi ufficio o telematicamente se in possesso di pincode. Inoltre, se non sono state fornite le coordinate del conto corrente, per importi inferiori a 1.000 euro, il contribuente riceverà un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale dove potrà riscuotere il rimborso in contanti, mentre per importi pari o superiori a 1.000 euro il rimborso verrà eseguito con l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia.

  • Mod. UNICO P.F.
    Si deve utilizzare in tutti gli altri casi, e cioè in tutti i casi in cui abbiamo redditi diversi da quelli che ci permettono di fare il Mod. 730, ad esempio redditi di lavoro autonomo o di impresa, oppure quando non abbiamo nessun sostituto di imposta per l’eventuale conguaglio, e comunque in ogni caso la nostra preferenza sia per il Mod. Unico Persone Fisiche. Può essere in forma unificata, quando include il mod. Iva, che siamo tenuti a compilare se abbiamo un’attività soggetta ad Iva.

  • Mod. UNICO Mini
    E’ analogo al “fratello maggiore”, ma semplicemente non include tutti i righi, per cui sembra non tanto più semplice, ma solo “più snello”. Non è molto usato in quanto non dà nessun tipo di vantaggio. Non può essere usato da persone che siano titolari di partita Iva.

Scopri le scadenze della dichiarazione dei redditi 2014