Da lunedì 12 aprile quasi tutta Italia torna arancione: ecco cosa cambia. A scuola 8 studenti su 10
Da lunedì 12 aprile quasi tutta Italia tornerà ad essere zona arancione, tranne Campania, Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta che saranno rosse, con regole e divieti più restrittivi per scuola, spostamenti e categorie di negozi. Passano in arancione Lombardia, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. All'interno delle varie regioni è possibile che restino delle zone rosse: ad esempio, lo sono Firenze e Prato in Toscana.
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Il cambio di colore delle regioni è arrivato dopo i dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sull’andamento della pandemia. L'indice di contagio Rt medio nazionale è pari a 0.92, in calo rispetto a 0.98 della settimana precedente. Ma in Sardegna l'indice Rt è in salita: in poco più di un mese la regione è passata da zona bianca a zona rossa.
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Con il passaggio da zona rossa a zona arancione si allentano le restrizioni. Da domani tornano a scuola 6,6 milioni di studenti, cioè quasi otto su dieci. Ben 400mila si trovano in Lombardia. Cambiano le regole per spostamenti, scuole e categorie di negozi.
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LE REGOLE
Dalle 5 alle 22 ci si potrà muovere liberamente all’interno del proprio comune e riapriranno negozi, parrucchieri e centri estetici, anche se il quadro può cambiare a livello locale in caso di provvedimenti più restrittivi ad hoc. In generale è consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata in ambito comunale, in non più di due persone (oltre a under 14 e persone disabili o non autosufficienti).
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L'attività dei servizi di ristorazione all'interno dei locali come pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie è sospesa, ma è consentito l'asporto fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per bar e altri esercizi simili senza cucina l'asporto è consentito fino alle 18. Gli esercizi commerciali saranno tutti aperti con i consueti orari.
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Nelle zone rosse restano i divieti più restrittivi: esercizi commerciali chiusi. Nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per bar e altri esercizi simili senza cucina l'asporto è consentito fino alle 18.
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